Red
4 giugno 2013
Marc Coma sempre più solo a Sa Itria
Sardegna Rally Race 2013, una tappa emozionante, da ricostruire nelle sue parti fondamentali, molto diverse tra loro e dal risultato finale: lo spagnolo ha dato un’altra dimostrazione di classe
ORISTANO - Sa Itria è l’incanto del Sardegna Rally Race. Bello o brutto che sia il bollettino meteo, il bivacco del Santuario ha qualcosa di straordinariamente affascinante. Ma è un privilegio che i partecipanti al Rally di Bike Village devono sudare. Così, nella circostanza specifica, le due prove del giorno diventano ancora più importanti, con effetti che era difficile prevedere. Morale, un altro giorno all’insegna dei colpi di scena e dei rivoluzionamenti di classifica. Una tappa emozionante, da ricostruire nelle sue parti fondamentali, molto diverse tra loro e dal risultato finale. Intanto la verità è che, in buona sostanza, l’unico edificio capace di resistere al terremoto della quarta tappa del Sardegna Rally Race è il monolitico Marc Coma. Lo spagnolo ha dato un’altra dimostrazione di classe, e questo lo fa tutti i giorni, unita alla forza. Coma partiva dietro a Pedrero, e il problema non era certo andare a prendere l’ex compagno di squadra, ma dietro di lui incalzava una piccola muta d’inseguitori particolarmente motivati.
Despres, Gonçalves, e soprattutto Botturi. Tutti con una tappa storta da raddrizzare con un pronto riscatto. Con un po’ di calcoli Coma avrebbe anche potuto dosare il suo ritmo ma, nel dubbio che qualcosa potesse andare poi storto, ha deciso di attaccare. Il suo lavoro è vincere? E Marc Coma ha vinto la prima prova speciale, davanti al francese Miquel Damien e al portoghese Paulo Gonçalves, emerso dalle ceneri di una prima parte di Rally stranamente anonima. In questo modo, andava al suo posto un altro mattone decisivo della struttura del capolavoro di Coma. In verità il diagramma della speciale Arci-Grighine, 120 chilometri di montagne dal verde esplosivo, con dislivelli vertiginosi e radicali cambiamenti di terreno, non è così lineare come il risultato lascia pensare. Il protagonista della Speciale è infatti Alessandro Botturi, partito “a tuono” con il proposito, ambizioso ma realistico, di “ribaltare” la situazione sfavorevole che lo stesso bergamasco aveva creato sbagliando la tappa precedente.
Botturi partiva dalla decima posizione. Lanciato come un rullo compressore aveva cominciato a “macinare” i suoi avversari diretti. Preso Despres è passato a Vogel, eliminato l’olandese ha riacciuffato l’ex compagno di squadra Ceci, e ormai in vista di Ruben Faria il suo vantaggio iniziava ad essere macroscopico, tanto che tornava nelle corde del Gigante di Lumezzane anche la testa della classifica. Tutto perfetto, e spettacolare, fino al momento in cui, a tuffo giù da un tagliafuoco, Botturi non è rimasto intrappolato nei resti di una rete stesa al suolo. Aiutato da Ceci e Rodrigues si è liberato dalla trappola ed è ripartito. Forse non tutto del suo capolavoro era perduto. Ma alla fine della speciale, poche centinaia di metri soltanto, la moto si è spenta, e con essa è svanito il sogno di un vero e proprio “colpaccio”. Calcoli alla mano sono duecento grammi di benzina, “maledizione”, quelli che hanno tolto a Botturi il diritto a una stupenda soddisfazione e lo stesso bicchiere “fatale” anche alla moto di Helder Rodrigues.
Dopo il trasferimento, la seconda Speciale. Più corta, 50 chilometri, ma non meno bella e impegnativa, con la conclusione a Tonara. Questa volta il “colpo” va a segno conformemente al progetto iniziale, ma gli effetti sono limitati a causa dello sviluppo ridotto della prova. Botturi vince, davanti questa volta al bravissimo Andrea Mancini e a Ruben Faria. Cyril Despres è quinto, un po’ meglio che nella prima prova, nella quale è caduto e ha perso tempo su una pista sbagliata, ma non sensazionale. Marc Coma, ormai pago del risultato di giornata, è soltanto settimo, ma non ha più molto da dimostrare, ed è giusto che il maggiore candidato alla vittoria finale si conceda una pausa di Relax. La classifica generale subisce la sua bella scrollata anche oggi. Marc Coma resta naturalmente al comando, e il suo vantaggio sale ormai a quasi dieci minuti. Il secondo posto è passato di mano due volte: alla fine della prima speciale era di Joan Pedrero, ma alla fine della tappa il “vice” è Paulo Gonçalves, lo stesso Pilota portoghese che occupa la seconda posizione nella classifica provvisoria del Campionato del Mondo. Sul terzo gradino del podio provvisorio sale ancora Cyril Despres. Salgono le quotazioni di Pedrero, stallano quelle di Mancini, e scendono quelle di Ceci e Botturi. Ma il bresciano sembra non avere dubbi. Ci proverà anche domani nell’ultima tappa del Sardegna Rally Race. A suo modo di vedere il secondo posto è ancora alla sua portata. Ci penserà all’alba del 5 giugno. La serata del 4 è dedicata alla magia del bivacco di sa Itria.
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