S.A.
4 giugno 2013
Decreto energia, salve 1500 imprese
Il decreto legge approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, ha accolto le richieste della Cna e delle altre associazioni artigiane volte ad evitare l´esclusione dal mercato dell´installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
CAGLIARI - Esultano gli artigiani sardi: il decreto legge che recepisce la Direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, ha accolto le richieste della Cna e delle altre associazioni artigiane volte ad evitare l'esclusione dal mercato dell'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili di circa 80 mila imprese, di cui circa 1500 in Sardegna. «Si corona così con successo l’intensa attività che abbiamo tutti compiuto in questi mesi per evitare che in tutta Italia circa 80mila imprese, la cui unica colpa era quella di avere Responsabili Tecnici abilitati ai sensi della lett. d), venissero escluse dal mercato dell’installazione di impianti Fer», spiegano i vertici della Cna sarda.
«Si tratta di un successo dovuto alla capacità dell’Unione Installazione Impianti a tutti i suoi livelli di aver saputo convogliare attorno a questo problema l’attenzione e l’interesse di deputati e senatori delle diverse forze politiche le cui mozioni e interrogazioni parlamentari hanno indotto il Governo, grazie anche alla sensibilità del Ministro Zanonato a modificare l’art. 15 del D.lgs 28/2011.
Nel Decreto legge approvato venerdì - dicono Francesco Porcu e Giancarlo Lilliu - vi sono anche altri due provvedimenti che potrebbero contribuire sostanzialmente al rilancio del settore. É infatti previsto un forte potenziamento dell’attuale regime di detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, in scadenza al 30 giugno 2013, che viene innalzato alla quota del 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Altra misura importante - spiegano vertici della Cna Sardegna - è quella relativa all’innalzamento delle soglie di detrazione Irpef al 50 per cento (dall’ordinario 36%) fino al 31 dicembre 2013, per le spese per ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro. «L’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della detrazione - concludono Porcu e Lilliu - potrebbero dare un forte impulso all’economia del settore e in particolare al comparto dell’edilizia specializzata, caratterizzato da una forte base occupazionale, concorrendo in questo momento di crisi per la nostra economia regionale al rilancio della crescita e dell’occupazione e allo sviluppo di un comparto strategico per la crescita sostenibile».
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