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A.B. 3 giugno 2013
Sardegna Rally Race: I superpoteri di Botturi
Tre assi in un minuto a metà della Tappa Marathon: Alessandro Botturi, Marc Coma e Cyril Despres
Sardegna Rally Race: I superpoteri di Botturi

BAIA DI CHIA - Alessandro Botturi si libera delle incertezze giovanili del “pilota in carriera” e inquadra meglio il bersaglio. Ecco il “bollettino” della sua evoluzione professionale del giorno 2 giugno 2013: vince la prima Speciale della seconda tappa, davanti a Viladoms e Coma; è “solo” secondo alla fine della seconda prova, dietro al collega spagnolo Joan Pedrero e davanti al mito Cyril Despres. All’arrivo di Torre di Chia, Botturi vince la tappa e balza al comando della classifica generale. Ecco fatto, sei lì che ti prepari mentalmente ad uno sviluppo prevedibile, nel caso specifico il rinnovo del duello Marc Coma-Cyril Despres, e scopri che il confronto si è allargato includendo il gigante italiano tra i suoi protagonisti assoluti. Con l’arrivo della “Bestia di Lumezzane”, la prima linea del Sardegna Rally Race diventa incandescente o, per tornare ad un termine più coerente con l’assunto agonistico da cui origina, magnifica!

La seconda tappa porta da Arborea a Chia. Sono trecento chilometri di piste difficili, per lo più molto tecniche tra le montagne della zona mineraria del Sulcis. Pochi chilometri in linea d’aria che possono portare via un’eternità sui lunghi serpenti di tornanti. Manco a dirlo, la navigazione diventa insopportabile. Funziona così: l’erba alta e verdissima ha coperto la crosta terrestre dell’Isola, e quello che c’è sotto scompare alla vista. Dice Botturi che il pilota corre quasi senza vedere dove mette le ruote. Per risolvere convenientemente il rebus, che altrimenti costerebbe un abbassamento drammatico della media, interviene il “Road Book”. È necessario che il “Libro della Rotta” sia incredibilmente dettagliato, ed è altrettanto fondamentale che i piloti possano fidarsi ciecamente della sua precisione. È quello che accade in Sardegna, dove il Mondiale diventa l’università della navigazione. Come dicevamo, uno dei temi agonistici chiave di questa edizione del Sardegna Rally Race è il rinnovato duello tra Coma e Despres, portato su un livello superiore dal nuovo assetto sportivo del francese. Uomini contro, ma anche Marche contro, Teams contro. La battaglia è più completa e le motivazioni aumentate. Nel giorno della vittoria di Botturi non vuol dire che lo scontro tra i due assi abbia battuto la fiacca, anzi. Marc Coma può ben essere contento del risultato, e ancor di più del modo con cui lo spagnolo lo ha ottenuto. Partito per primo da Arborea, il catalano, che aveva davanti a sé un’intera giornata da “scout”, non ha commesso un solo errore e non è stato mai raggiunto dagli inseguitori. Coma passa al secondo posto, a mezzo minuto dal nuovo leader, Botturi, ma ha centrato in pieno l’obiettivo di contenere il disavanzo e di poter rilanciare per intero le sue quotazioni nella terza tappa o del ritorno a Arborea su un tracciato diverso.

Per sua parte, Cyril Despres corre veloce sulla rotta di adattamento alla nuova moto. E’ evidente che la Yamaha gli piace ed il feeling cresce di giorno in giorno. Quarto e terzo, rispettivamente, nelle due prove speciali disputate, Despres resta al terzo posto della classifica provvisoria, rimanendo perfettamente allineato al proposito, mai dichiarato, ma che si può dare per scontato, di ottenere un buon risultato alla fine del suo primo Rally con la Yamaha. E chissà mai quale potrebbe essere un “buon risultato” per un fuoriclasse abituato a vincere. Al termine della tappa Marathon, la seconda e la terza senza possibilità di assistenza intermedia alla fine della giornata, la situazione potrà essere un po’ più chiara. Ma l’indizio emerso dall’evoluzione iniziale di questa edizione del Sardegna Rally Race indica ancora che sarà un Rally assolutamente incerto e indefinibile fino alla fine.



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