Il nuovo regolamento all'attenzione dell'amministrazione nell'insegna del liberismo. Preoccupazione per l'assenza di specifiche sui controlli. Calciati (comitato centro storico) chiede rispetto delle regole
ALGHERO - La
bozza liberista della movida incassa a sorpresa il
placet del presidente del Comitato del centro storico di Alghero. L'avvocato Egidio Calciati, reduce da un recente incontro con l'assessore Cardi e il consigliere di maggioranza Melis, approva la sintesi elaborata dall'amministrazione comunale «che in linea di massima è abbastanza vicina a quella prospettata anche se vi è un'apertura maggiore per la musica».
Secondo il rappresentante dei residenti della città muraria «la teoria è buona ma quello che è sempre mancato anche in passato è la pratica». A questo proposito emergono le riserve dell'avvocato - le stesse evidenziate dal comitato "concorrente" Alghero deve ritornare a vivere - sulla rilevazione dei decibel, punto non chiarito nella bozza (in tutto il documento mai si cita il fonometro per la rilevazione delle emissioni). «Il Comune deve necessariamente attrezzarsi - puntualizza - e le forze dell'ordine coordinarsi per i controlli».
L'esperienza insegna è il monito di Calciati che apre, dunque, a soluzioni condivise a patto che non si deroghi sull'applicazione di tre punti cardine per una pacifica convivenza tra residenti e commercianti: corretta insonorizzazione, rispetti dei decibel e rigorosa osservanza degli orari. «Senza questo approccio - conclude - si ricadrà negli errori del passato quando le ordinanze restavano lettera morta».
Foto d'archivio