Red
16 maggio 2013
Un Cotonificio di creatività
Lab_Co è l'ipotesi di progetto finalizzato, a lungo termine, alla ristrutturazione e alla riconversione dell’ex Cotonificio di Alghero in una fabbrica della creatività. Il lavoro presentato al Culturability
ALGHERO - Ecco Rosaria Agueci, Federica Altea, Marco Altea, Marta Pettinau, Sara Pettinau, Antonello Ragnedda, un gruppo di laureandi e laureati, tra i 24 e i 33 anni, operanti nei settori dell’architettura, delle arti visive e della comunicazione, che, nel maggio 2012, hanno deciso di istituire un tavolo di lavoro attorno all’ex Cotonificio di Alghero e di mettere al servizio della città know how, energie e, perché no, la loro più fervida immaginazione. Oggi quattro componenti del gruppo vivono e lavorano a Istanbul, uno studia a Pisa e un altro è da poco tornato ad Alghero, dopo aver trascorso sei mesi di studio a Monaco.
Rilanciano un’ipotesi di progetto finalizzato, a lungo termine, alla ristrutturazione e alla riconversione dell’ex Cotonificio
di Alghero in Lab_Co, una fabbrica della creatività dove artisti e designer emergenti, locali e non, possano incrociarsi, confrontarsi, intessere un’inedita trama culturale, ed economica, per Alghero. L’idea è di dare vita ad un luogo che sia di produzione ma anche di fruizione, dove tutti, dall’abitante del quartiere al turista di passaggio, possano trovare spazio per godere di servizi ricreativi e formativi, a seconda delle singole esigenze. «Ci proponiamo di accompagnare il processo di rigenerazione dello stabile attraverso un programma sinergico di azioni, eventi ed attività - sottolineano i quattro giovani - volto ad innescare riflessioni sulle sue potenzialità, a suggerirne nuove modalità di fruizione, ad instillare nei nostri concittadini interesse e successivamente affezione verso una porzione non indifferente di suolo cittadino che, ormai da decenni, ci portiamo dietro come un peso morto, in attesa di definizione e di legame con il resto del tessuto urbano».
Lab_Co - precisano - nasce come risposta ad un comune senso di stanchezza per un’Alghero che si alimenta di turismo per una manciata di mesi d’estate, mentre per il resto dell’anno annaspa. Per una città che si identifica esclusivamente nell’ormai logoro trinomio mare - corallo - centro storico. Per un’offerta culturale che, seppur incrementata negli ultimi tempi, risulta ancora insufficiente e circostanziata alla bella stagione. Per la mancanza di spazi adeguati destinati a chi vive di creatività, indispensabili data la presenza di un Istituto superiore d’Arte, di un Dipartimento di Architettura e Design e di un’Accademia delle Belle Arti nella vicina Sassari.
Il team di lavoro algherese partecipa al bando Culturability, promosso dalla Fondazione Unipolis, finalizzato a finanziare e supportare 10 imprese creative sul territorio italiano. Il progetto presentato si chiama “Greetings from Alghero” e si propone di innestare atelier in spazi urbani in disuso, nei quali artisti e designer emergenti, selezionati e supportati periodicamente, realizzino un prodotto (dal multiplo d’arte all’oggetto di design), che scaturisca da una rilettura originale della cultura materiale o immateriale della città, da laboratori di co-creazione con la gente dei quartieri in cui gli studi saranno dislocati e da partnership con eccellenze locali. I risultati costituiranno una collezione targata “Greetings from Alghero”, che disegnerà un nuovo paesaggio (culturale e creativo) per la città. I progetti vincitori saranno decretati il prossimo dicembre.
Nelle foto: l'ex Cotonificio nel Quartiere di Sant'Agostino oggi (foto in basso) e come il gruppo di lavoro immagina il Lab_Co
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