Red
4 maggio 2013
Rom, sgombero confermato Lubrano vuole responsabilità
Questo è il risultato di anni di incuria e di assenza di decisioni che dovevano essere prese nel passato - sottolinea il sindaco Lubrano - siamo quindi chiamati noi oggi ad assumere tali gravi responsabilità e affrontare l’emergenza
ALGHERO - «Stiamo affrontando il problema con responsabilità e attenzione. La situazione del campo Rom di Alghero è nota, non servono ulteriori commenti per descrivere le condizioni in cui versa la comunità Rom di Alghero e la situazione igienico-sanitaria in cui si trova oggi quel luogo dopo tanti anni di totale disinteresse. La responsabilità di amministratori e soprattutto la nostra coscienza ci impone di agire con tutte le cautele del caso. Spesso ci si dimentica che l’insediamento Rom è composto da tantissimi bambini e che proprio loro sono coloro ai quali si deve pensare per primi quando si è chiamati a prendere decisioni come quelle previste nell’ordinanza di sgombero».
A parlare è Stefano Lubrano, sindaco di Alghero, che interviene in merito alla delicata situazione che investe oggi la comunità rom dell'Arenosu, sottolineando la drammatica situazione in cui si ritrovano a vivere decine di persone e bambini dopo decenni di totale disinteresse e abbandono anche da parte delle istituzioni che mai si sono interessate di quello che oggi è un vero e proprio ghetto. Se il terreno in cui insiste il campo alle porte di Fertilia si ritrova con tassi d'inquinamento così elevati, infatti, è anche da imputare all'assenza totale di controlli de parte degli enti preposti.
«Insieme alle forze dell’ordine, ai servizi sociali, ai cittadini stiamo lavorando al fine di gestire al meglio questo momento di transizione, consentire lo sgombero dell’ attuale insediamento e permettere le operazioni di bonifica del sito. Le operazioni sono complesse - ricorda Stefano Lubrano - i terreni sono inquinati da piombo e diossine, la situazione ambientale e sanitaria dell’area studiata e certificata dagli esperti è incompatibile con la presenza di una comunità di residenti, ed ancora più pericolosa per i bambini che ne fanno parte. Emerge quindi in tutta evidenza l’esigenza indifferibile di attuare le misure indispensabili all’ evacuazione del sito».
L'appello del sindaco. «Questo è il quadro che dobbiamo affrontare, il risultato di anni di incuria e di assenza di decisioni che dovevano essere prese nel passato. Siamo quindi chiamati noi oggi ad assumere tali gravi responsabilità e affrontare l’emergenza. Chiediamo a tutta la Comunità senso di responsabilità ed impegno per gestire queste delicate fasi dello spostamento temporaneo ma anche e soprattutto per la soluzione definitiva al problema, evitando di volgere lo sguardo da un’altra parte ed agendo per una vera politica di integrazione sociale».
Nella foto: Stefano Lubrano nel campo Nomadi di Alghero
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