SASSARI - Il 1° maggio prossimo, grazie ai progetti nazionali promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, molti luoghi della cultura rimarranno aperti al pubblico. Anche quest’anno, dunque, in occasione della festa dei lavoratori, si offre la possibilità a tutti gli italiani e ai turisti stranieri di conoscere e riscoprire il nostro grande patrimonio culturale e artistico. A Sassari sarà possibile visitare, gratuitamente il “Mus’a”, la Pinacoteca al Canopoleno, in Piazza Santa Caterina.

Il museo è stato inaugurato nel dicembre 2008 all'interno dell’ex Collegio gesuitico del Canopoleno, complesso monumentale nel centro di Sassari fatto costruire tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento dall’arcivescovo di Oristano Antonio Canopolo. Passato allo Stato nella prima metà dell’Ottocento, l’edificio è stato sottoposto a un intervento di restauro e adeguamento che ha consentito di rendere fruibile in uno spazio ampio e prestigioso il ricco patrimonio artistico statale, pervenuto attraverso donazioni e lasciti. La Pinacoteca ospita le collezioni d’arte Sanna e Tomè e Battaglia.

La visita sarà possibile gratuitamente dalle ore 9 fino alle ore 13.30. Al piano terra: La mostra oggi inaugurata delle opere scultoree e dipinti dal Trecento al Cinquecento, dalla Sezione permanente della pinacoteca, intitolata "Dal Medioevo alla Maniera" Sono presenti contemporaneamente due Mostre parallele: "Il ‘500 ai raggi X " e "Tesori Riscoperti dalla Collezione Sanna".

Al primo piano: La pittura del 600/700 propone oltre ottanta pregevoli dipinti suddivisi per temi e generi: Nature morte appartenenti alle più celebri scuole; il Ritratto introspettivo degli inizi del ‘600 e quello alla moda del ‘700. La pittura di Paesaggio e della Battaglia senza eroi; la Pittura di genere di soggetto profano e burlesco. Il Tema mitologico e storico; Santi, martiri e scene religiose. La collezione è stata donata alla città di Sassari dal deputato sassarese “G.A. Sanna” Al secondo piano: la collezione permanente dedicata alla pittura sarda del 90O e le grandi tele della donazione Battaglia.