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Red 2 aprile 2013
L'idea: Intesa per la movida
Obblighi per titolari di attività e amministrazione comunale, con un unico obbiettivo: tutelare il diritto al riposo ma anche la vita notturna
L'idea: <i>Intesa</i> per la movida

ALGHERO - Nove articoli a cui si somma la tabella delle violazioni: Obblighi ben precisi da parte dei titolari dei pubblici esercizi (con specifico riferimento a quelli notturni) ma anche dell'amministrazione, che s'impegna al controllo periodico del rispetto degli impegni; patente a punti per le attività. La proposta d'intesa per la vita notturna arriva da "Iniziativa Futura", il laboratorio d'idee nato qualche mese fa in Riviera del Corallo con l'obbiettivo di contribuire a formulare proposte fattive all'amministrazione comunale.

E mai come in questo periodo "l'Intesa" lanciata dall'associazione colpisce nel segno, toccando uno dei problemi più sentiti da giovani e meno giovani: la movida. Con la nascita del nuovo Comitato di salute pubblica anti-decibel, infatti, si riaccende quella che Alguer.it la scorsa estate aveva ribattezzato la "guerra dei decibel", con vecchi dissapori tra titolari di attività notturne, gestori, amministrazione e cittadini-residenti. L'idea del comitato “Csp 45” è chiara: intraprendere azioni giudiziarie a tutela dei diritti soggettivi, con un unico obbiettivo, tutelare la salute dalle immissioni acustiche.

Diritto al riposo e (anche) alla vita notturna. Da qui l'idea di cercare una soluzione che tenga conto degli interessi dei giovani che si vogliono divertire e dei residenti che vogliono riposare, con la richiesta all'amministrazione di dotarsi, quanto prima, di un piano di zonizzazione acustica (come stabilito peraltro dalla legge). Uno strumento per proteggere le zone poco rumorose, per promuovere il risanamento di quelle molto rumorose, per regolamentare la vita civile della popolazione e per pianificare lo sviluppo urbanistico del territorio. E poi la richiesta di dotarsi della strumentazione necessaria per effettuare i rilievi fonometrici (senza i quali diventa difficile svolgere accurati rilievi). «La vita notturna - sottolineano da Iniziativa Futura - è un attrattore turistico che crea posti di lavoro e svolge un ruolo oltre che economico anche sociale. Bisogna rendere la vita notturna più sicura e compatibile con il diritto al riposo e alla salute dei residenti».

Nelle zone di maggiore concentrazione di locali notturni dovrebbero essere incrementati i raccoglitori per i rifiuti, dovrebbe essere assicurata la presenza costante delle forze dell’ordine e dovrebbero essere installate delle telecamere di video-sorveglianza - si evidenzia nell'Intesa. Inoltre un’altra soluzione che molti comuni stanno sperimentando e che l'associazione propone è la patente a punti per i locali pubblici: un’intesa tra amministrazione e gestori per frenare il rumore e diminuire la sporcizia nelle zone della “movida”. Il funzionamento proposto da Iniziativa Futura per la patente per i locali è semplice: ogni locale parte con una dotazione iniziale di venti punti, chi sbaglia perde punti mentre chi si comporta bene li guadagna. Ecco i termini dell'Intesa [LEGGI].

Foto d'archivio



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