Red
5 luglio 2005
Porcu (PS): «Finalmente un calendario venatorio che rispetta le regole ed il buon senso»
«Sono del tutto fuori luogo le esternazioni di membri della minoranza consiliare a caccia non di uccelli, ma delle simpatie dei cacciatori, che accusano gli ambientalisti di integralismo e il Presidente della Regione sarda di essere contro la gente»
CAGLIARI – Le discussione sul provvedimento regionale in merito alle restrizioni sulla stagione venatoria si arricchisce di nuovi commenti. IL Consilgliere regionale di Progetto Sardegna Chiccio Porcu, si esprime con totale favore rispetto alla decisione: «Dopo aver assistito per anni al patetico teatrino di un Comitato Regionale Faunistico che emetteva un calendario venatorio palesemente illegittimo perché non rispettoso delle disposizioni della normativa nazionale e comunitaria, un calendario che fatalmente cadeva al primo ricorso ambientalista, finalmente la Regione sarda ha posto fine a questo spettacolo emanando un calendario rispettoso delle regole e del buon senso, come i cacciatori consapevoli ormai sanno - continua Porcu - il patrimonio faunistico si va sempre più impoverendo e necessita di una regolamentazione più accurata e sensibile». Porcu sostiene che in particolare sono in grande sofferenza le specie faunistiche di maggior pregio e di grande valore ambientale, come la pernice sarda e la lepre sarda, specie autoctone sottoposte in passato ad una eccessiva pressione venatoria che rende necessario uno sforzo ancora maggiore della Regione per reintrodurre le specie in pericolo. «Ecco perché sono del tutto fuori luogo le esternazioni di membri della minoranza consiliare a caccia non di uccelli, ma delle simpatie dei cacciatori, che accusano gli ambientalisti di integralismo e il Presidente della Regione sarda di essere contro la gente». In conclusione il Vice presidente del Gruppo Consiliare di Progetto Sardegna sottolinea che il mondo dei cacciatori nella stragrande maggioranza «è fatto di veri amanti della natura, rispettosi delle regole e consapevoli dei rischi di estinzione che corrono le specie selvatiche. I veri cacciatori sapranno certo riconoscere chi è affetto da insano integralismo e strumentale partigianeria».
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