P.P.
28 febbraio 2013
Maristella a Lubrano: «Vogliamo il Puc»
Tonina Desogos presidente del comitato di borgata Maristella, scrive al sindaco di Alghero Stefano Lubrano in merito alla prossima discussione sul piano urbanistico comunale
ALGHERO – «Politici autorevoli, in questi giorni dagli organi di informazione vi stanno spronando ad affrontare temi importanti per la città, uno in particolare risulta essere il Puc. Siamo perfettamente consapevoli di come questo strumento urbanistico possa cambiare il volto della borgata e del territorio comunale in generale, sia come fonte di sviluppo e di lavoro che di rinascita sociale ed economica» è il comitato di borgata di Maristella che si rivolge in una lettera aperta al sindaco di Alghero, Stefano Lubrano, in merito al Piano urbanistico comunale. «La nostra borgata, nata circa sessanta anni fa, cresciuta per necessità fra abusivismo e condoni, frutto dell’inerzia di svariate amministrazioni che si sono succedute alla guida di Alghero negli ultimi trent’anni e che non hanno mai speso due lire, per dotare la borgata di un piano particolareggiato e per mantenere gli impegni presi nelle varie campagne elettorali, ma soprattutto per garantire uno sviluppo sostenibile e creare nuova ricchezza - si legge nella nota - e ancora oggi ci troviamo di fronte ad una comunità che instancabilmente continua e propone richieste legittime».
«E’ possibile che ancora ci si ostini a considerare la possibilità di costruire la casa ai propri figli, con lotto minimo di un ettaro, chissà quale scandalosa speculazione? Possibile che non ci si renda conto di come le campagne della bonifica stanno pian piano spopolandosi senza dare la possibilità di costruire la casa a chi in questi luoghi risiede» chiede Tonina Desogos presidente del comitato di borgata di Maristella.
«Le borgate della bonifica alle quali la legge 4/1999 (piano casa e successive modifiche e/o integrazioni) da la possibilità di edificare nel lotto minimo di un ettaro sono tutte coinvolte nella migrazione dei giovani verso altre sedi, attualmente Olmedo che ancora è la meta più abbordabile per chi intende metter su casa». «Sia ben chiaro a tutti, noi non siamo cementificatori ad oltranza e nessuno si permetta di considerarci tali - ci tiene a precisare Tonina Desogos che continua -. Siamo solo piccoli proprietari che legittimamente chiedono la possibilità di poter costruire la casa ai propri figli in modo che le borgate della bonifica, rese belle dal duro lavoro dei nostri padri e delle mostre madri, continuino ad esistere». «Possiamo essere la porta del parco, l’approdo naturale per i servizi, indispensabili per la stessa sopravvivenza del parco, possiamo unirci in rete e creare le basi per un’idea di accoglienza turistica non alternativa ma parallela a quella tradizionale, quale è l’albergo diffuso» affermano dal comitato di Maristella. «Abbiamo un idea di sviluppo alla quale crediamo fortemente e speriamo di trovare in voi, quanto prima, un sostegno forte e sensibile affinché questa idea la facciate vostra soprattutto quando inizierete la discussione sul Piano urbanistico comunale» conclude nella missiva Desogos.
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