Stefano Idili
30 giugno 2005
L´ultimo saluto a Salvatore Tedde fondatore di Radio Nuraghe Stereo, nota emittente di Alghero
Salvatore Tedde, era conosciuto come “Cesare”, ha utilizzato il mezzo radiofonico, per la società, informando i cittadini, intrattenendoli, cercando di fornire un servizio gratuito, alla gente di questa comunità
ALGHERO - Lutto nella radioemittenza cittadina. Salvatore Tedde fondatore negli anni 70 di Radio Nuraghe, è scomparso prematuramente. «Penso sia inevitabile ricordare - il valore umano di Salvatore Tedde, marito ineguagliabile e padre esemplare di tre figli meravigliosi, grande lavoratore, con una passione grande più di qualsiasi cosa…la Radio». Così lo ricorda Franco Peana, responsabile ad oggi della Radio. Fondatore dopo la prima metà degli anni 70 di Tele Radio Nuraghe, direttore sino al 1987, animatore ai tempi delle dediche e richieste, appassionato della lingua sarda Salvatore Tedde fu conduttore per oltre un decennio di un programma serale molto seguito, da tutta la provincia. Per rispettare la pluralità linguistica aveva inserito nel palinsesto ed alternato al suo programma un altro in lingua catalana condotto da Pino Piras. Organizzatore di concerti al cinema teatro Selva, folk, etniche, con presenze di spicco come Barrittas, Benito Urgu, Pino Piras. Salvatore Tedde, era conosciuto come “Cesare”, ha utilizzato il mezzo radiofonico, per la società, informando i cittadini, intrattenendoli, cercando di fornire un servizio gratuito, alla gente di questa comunità. Dotato di grande umanità ha sempre messo a disposizione il mezzo di comunicazione per aiutare i bisognosi, dalle campagne per la raccolta del sangue e quelle per la raccolta di fondi per salvare qualche vita in pericolo.
«Tutto questo è oramai trascorso non dimenticheremo quella voce inconfondibile che entrava nella casa di tutti grazie alla radio, non potrà trascorrere il ricordo indelebile di tutti i componenti di RadioNuragheStereo, di ieri e di oggi stretti intorno alla famiglia di Salvatore». Questo l’ultimo commosso saluto di Franco Peana a cui noi tutti ci uniamo.
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