Stefano Idili
30 giugno 2005
Camping abusivi ad Alghero, mettere fine ai vergognosi insediamenti di Sant’Imbenia e Sant’Igori
«Perché, visto che tutti siamo d’accordo non si mette fine a quella vergogna? – ha sottolineato Carlo Sechi – se vogliamo quell’indecenza può essere chiusa in 24 ore!»
ALGHERO – Nonostante gli scontri sull’Urbanistica, nell’ultimo consiglio comunale si è sollevata una voce comune. Ma in questo caso la trasversalità di opinioni non riguardava deroghe, varianti, etc, ma un’annosa questione che non può non trovare tutti d’accordo. L’eliminazione dei campeggi abusivi di Sant’Igori e Sant’Imbenia. Da anni in quelle aree di verde adiacenti al Parco di Porto Conte e di notevole valore ambientale e paesaggistico si trovano degli insediamenti di cittadini, la maggior parte, residenti nel sassarese. Come sempre più spesso accade dalle nostre parti in barba alle regole, questi signori si godono le vacanze usufruendo di un spazio pubblico a fini di uso prettamente privato. IL fenomeno dell’abusivismo tra ci campeggiatori sembra un fenomeno in netta crescita. Le cifre allarmanti, confermate dall’Assessore Lugi Altea, dicono che ci sono 13 campeggi abusivi che possono ospitare fino a 6000 unità. «Questo è un problema di una gravità inaudita - ha affermato Altea – ammetto che pensavo di risolverlo in meno tempo e che ciò potesse essere più facile, ma così no è stato», ma assicura l’Assessore che si è vicini ad una soluzione «abbiamo impiegato tanto tempo ma adesso abbiamo stilato una mappa dove abbiamo segnato tutte queste situazioni illegali e a breve interverremo per ripristinare la legalità». Unanime è stato il parere affinché si ponga fine a questa vergogna: «Quelli di Sant’Imbenia e Sant’Igori sono due insediamenti da eliminare - ha sottolineato Isio Camboni – queste persone che alloggiano ad Alghero hanno creato un insediamento dove, tra l’atro, le condizioni igeniche sono precarie» pare che scorrano liquami a cielo aperto che vanno a finire in mare «ed inoltre questi abusivi vengono qui da Sassari portandosi tutto, senza spendere mezzo euro». Carlo Sechi ha lanciato un appello che pare abbia trovato consensi nell’intero arco consiliare: «Perché, visto che tutti siamo d’accordo non si mette fine a quella vergogna? – ha sottolinea Sechi – se vogliamo quell’indecenza può essere chiusa in 24 ore!». Il presidente del Consiglio, Mario Conoci, si è affrettato ad assicurare che su questo punto si può convenire e presto attivarsi per trovare una soluzione definitiva anche se ammette che la posizione giuridica «è abbastanza complicata».
|