Luigi Coppola
26 giugno 2005
Va a Maria Latella il Premio Nazionale di Letteratura e Giornalismo “Alghero Donna 2005”
Per la cerimonia di premiazione del Premio Nazionale Letteratura e Giornalismo, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, il sindaco Marco Tedde ha inaugurato il nuovo Anfiteatro Forte della Maddalena. Un gioiello architettonico, “scrigno della cultura cittadina”, ideato dal prof. Maciocco.
Con l’inviata Corsera, anchor women Sky TV, premiate pure Romana Petri e Anna Buoninsegni per la prosa e la poesia. Unanime l’afflato dei giurati, guidati dal decano Enzo Espa. Immancabile l’estro di Neria De Giovanni, fondatrice della manifestazione
ALGHERO – «…Quando s’inaugura uno spazio di questa bellezza suggestiva, non si può non gioire…». Con quest’orgogliosa antifona il sindaco Marco Tedde ha inaugurato sabato 25 giugno il nuovo impianto teatrale cittadino, al Forte della Maddalena. Il prologo alla “prima assoluta” della nuova struttura teatrale, ha riservato una vetrina per la giunta comunale (presenti il vice sindaco Piras con gli assessori al turismo e alla cultura). La delegazione municipale ha ascritto al proprio impegno, l’attenzione e la realizzazione di una serie d’opere, fra cui la ristrutturazione del Teatro Civico (dovrebbe riaprire per settembre), utili al rilancio culturale della città e del suo centro storico. Il prof. Maciocco, progettista dell’anfiteatro, rammaricato per il non completo funzionamento dell’impianto luci, elemento core dell’assieme scenico coreografico, ha illustrato l’agibilità della struttura, concepita nell’incontro con la storia che rappresenta il sito, e nella sua versatilità circa diverse possibilità d’impiego, capaci d’ospitare oltre cinquecento persone.
L’entusiasmo solare di Neria, diretta dalla regia di Vincenzo Lobrano, riconduce l’attenzione sui temi della serata. La più calda d’Italia, rinfrescata da una piacevole brezza che alleggerisce i contenuti del meeting. La presentatrice, Presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari, ha ricordato la vocazione umanistica della città d’Alghero, sposata alla cultura letteraria e del giornalismo. Di sponda Marco Tedde, stavolta sul palco come giurato, ha ringraziato la tenacia e la competenze della De Giovanni che valgono all’universo femminile ed alla città catalana una visibilità unica, diversamente non raggiungibile.Aperitivo musicale con “I Calik”: la formazione folk etnica algherese di lunga durata (aveva bagnato anche la prima edizione ’95), ha introdotto la prima finalista. Gianni Filippini, direttore editoriale de “L’Unione Sarda”, legge la motivazione che assegna il Premio per la sezione prosa a Romana Petri, autrice di “Esecuzioni”, edita da Fazi. Un romanzo dalle forti tonalità noir, descrive con accenti epici cavallereschi, una tormentata vicenda d’amore, sfociata in un epilogo tutto da scoprire. Una crociata, l’obiettivo dell’autrice, dove la donna detiene la purezza da salvare, il suo compagno è il “saraceno perverso” da combattere.Un riconoscimento importante per la Petri, da quindici anni legata in un fitto rapporto con la letteratura latino americana. Frutto di questa corrispondenza, la sua casa editrice Cavallo di Ferro, gemellata con l’omologa portoghese di Lisbona, impegnate entrambe ad accogliere e promuovere autori di quell’area letteraria. Due cartelle lette da Enzo Espa, significano il riconoscimento per la sezione poesia ad Anna Buoninsegni. “Ad occhi aperti” è la raccolta di poesia edita da Crocetti, la cui prefazione è firmata dal poeta Mario Luzi, recentemente scomparso, maestro e padre artistico dell’autrice, che emozionata, gli dedica il premio (una simbolica somma in danaro, accompagnato da uno splendido riccio stilizzato in corallo). “..La sua poesia è rapida, veloce, uno schizzo che acchiappa la vita per le ali e con uno spillo la tiene mobile sul foglio…” recita la motivazione. Anticipando la partecipazione della Buoninsegni alla Biennale di Venezia il prossimo 21 luglio in un recital di poesia, presso l’isola lagunare di S. Secondo, l’annuncio di un’iniziativa analoga algherese (“notte catalana di sfinimenti poetici” titola Neria), svelata o quasi strappata di fronte agli amministratori comunali.
L’epilogo della serata è la consegna del Premio alla donna giornalista. Vincitrice dell’Alghero Donna 2005 è Maria Latella, inviata del Corriere della Sera, scrittrice di vari saggi (“Tendenza Veronica”, l’ultimo successo pubblicato da Rizzoli) e conduttrice della rubrica d’informazione Sky Tg 24, approfondimento giornalistico di novanta minuti, in onda su Sky TV dal lunedì al giovedì alle 14,35. Il sindaco nella motivazione, ne ricorda i primi passi di una luminosa carriera, avviata con una borsa di studio presso la redazione del Secolo XIX e sviluppata in tanti puntuali anni di cronaca giudiziaria e politica dalle colonne del primo quotidiano nazionale italiano.
In un’elegante miise turchese che ne risalta l’abbrozantura, la premiata racconta il suo duplice impegno mediatico (su carta ed in video) distinguendone caratteristiche e soddisfazioni professionali. Definisce “un lupo solitario”, il vero giornalista nel suo lavoro di ricerca quotidiana su avvenimenti e personaggi cui riferirne l’informazione scritta. Diverso dal ruolo televisivo di conduzione giornalistica che presuppone il supporto di una redazione, affiatata nel lavoro di squadra e appassionata nel fiutare argomenti che catturi l’interesse del pubblico, tenendolo vivo per oltre un ora di diretta video. Sollecitata dalle curiosità di Neria, Maria Latella evoca gli amarcord più forti della sua brillante carriera, con la quale proprio quest’anno festeggia i 25 anni d’attività. D’adrenalina una notte parigina del’92 quando in un drug store, s’imbatte in un noto protagonista della cruenta stagione di Mani Pulite, inquisito e latitante in Italia, rifugiato sulle sponde della Senna. Di fronte alle possibili opzioni, racchiuse dall’emozione fulminante del casuale incontro, quella immediata, dettata dal mestiere: un’esclusiva intervista, redatta sul tavolino del bar e teletrasmessa a notte fonda in redazione. La vigilia sudamericana di Massimo D’Alema alla prima presidenza post comunista governativa italiana e la prima Intifada in Israele, altre chicche struggenti. Regali di un lavoro, al quale si sente onestamente riconoscente quanto legata. Un occhio tutto femminile d’intendere il giornalismo che non si ferma alla cronaca dell’evento, ma ne scruta i lati umani degli attori in scena. Carpendone intrighi, sfumature, mistificazioni spesso esagerate di un mondo, quello del “Palazzo della Politica”, ancora poco aperto alle potenziali innovazioni femminili. Argomenti affascinanti, tanti, da albeggiare dopo uno “strepitoso tramonto algherese” (che ha incantato la giornalista). E’ passata la mezzanotte per l’ultimo outing dell’inesauribile Neria: domani sera (domenica 26) s’inaugura Firma Donna, expò letterario che riunisce 18 case editrici sino a venerdì primo luglio, presso il giardino antistante la facoltà di Architettura. Storie che parlano al femminile: Alghero Donna continua.
Nella foto: Maria Latella
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