Paura ad Alghero all´indomani della rapina a mano armata in una sala giochi del centro. A Porto Torres alcuni consiglieri chiedono al sindaco la rimozione delle macchinette
SASSARI - La rapina al
Win Palace di Alghero e la richiesta di "Partecipazione Popolare" di rimozione delle slot machine a Porto Torres riportano alla ribalta il fenomeno della dipendenza da gioco d'azzardo, che ha raggiunto in Italia e in Sardegna livelli altissimi. L'aggravarsi della crisi economica sta portando molti italiani a tentare la fortuna attraverso "facili vie". Non tutti però riescono a "giocare responsabilmente" come raccomandano gli spot televisivi di gratta e vinci e siti di poker on-line.
Questo fenomeno è dimostrato dal boom delle slot machine, tutti i bar, infatti, ne sono forniti e aumentano sempre di più le sale giochi specializzate, tanto che le ultime ricerche parlano di una slot machine ogni 150 abitanti. Questo business porta alle casse dello Stato notevoli introiti: circa 4 miliardi di euro creando un conflitto di interessi quando si tratterebbe di contrastare la cosiddetta "ludopatia". A tal proposito gli ultimi dati sono allarmanti: un milione e 800mila italiani rischiano la dipendenza da gioco d’azzardo, 200mila sarebbero i minori coinvolti.
Il business che gira attorno alle slot machine, infine, porta a casi di criminalità come la rapina avvenuta martedì notte al Win Palace di Alghero. Si registrano però anche casi di reazione da parte della società civile: per contrastare il fenomeno i consiglieri di "Partecipazione Popolare" chiedono al sindaco di Porto Torres un'ordinanza che disponga la rimozione dei videopoker dal territorio comunale. La palla passa quindi all'amministrazione pubblica, sia a livello locale che statale, che deve decidere se arginare questa piaga sociale risolvendo il conflitto d'interessi che la vede coinvolta.