Carmelo Spada
7 febbraio 2013
Movida, parla il presidente
Massimo Cadeddu traccia le priorità di centro storico e intrattenimento notturno in previsione della stagione estiva. Qualche giorno fa l'incontro a Sant'Anna. L'intervista
ALGHERO - Continuano serrati gli incontri sull’agenda dall’amministrazione comunale di Alghero con le forze produttive della città. L'ultimo in ordine di tempo quello con la Confcommercio. Erano presenti il sindaco Stefano Lubrano e l’assessore alle attività produttive Alma Cardi, mentre Massimo Cadeddu, Stefano Visconti, Emiliano Piras, Andrea Oliva e Lelle Simula hanno rappresentato l’associazione dei commerciati. E' il presidente provinciale di Confcommercio Massimo Cadeddu, ad esporre al Quotidiano di Alghero, i temi di priorità discussa: dalla marea gialla del Calich, alla pianificazione urbanistica e commerciale con particolare riferimento al problema dell’intrattenimento musicale nel centro urbano e nel quartiere storico.
«Siamo in una situazione difficile - esordisce Massimo Cadeddu - il centro storico è stato invaso da una deregulation di attività che sono spuntate come funghi in un contesto storico e monumentale che sarebbe stato opportuno preservare, preservando - al tempo stesso - le attività commerciali di qualità». Per il rappresentate di Confcommercio il problema è anche il Piano del commercio che risale al 2007. Allora l’associazione presentò una serie di proposte e osservazioni, in parte rimaste inascoltate. Il risultato? In un contesto di crisi economica drammatica, si sono acuiti i problemi, fatti che sono sotto gli occhi di tutti: «C’è un brulichio di attività di piccola ristorazione e somministrazione nel periodo estivo per 30-50 giorni, dopo il nulla. Purtroppo di converso chiudono definitivamente i ristoranti che hanno dato lustro alla nostra città ben oltre i confini comunali».
Ed ora che rimane?
«Il centro storico diventa appetibile anche per i distributori automatici con tutta una serie di ulteriori problemi dovuti agli schiamazzi di una parte di avventori».
Ma che pensa la Confcommercio delle piazze invase dai tavolini di bar e ristoranti, spazi pubblici sottratti ai cittadini, parcheggi scomparsi per le auto in assenza di un alternativo piano dei parcheggi e di una reale mobilità sostenibile?
Per Massimo Cadeddu chi intraprende un’attività può chiedere quello che ritiene funzionale, in un quadro di certezza del diritto e di regolamenti, «ma non è detto che debba ottenere le autorizzazioni, infatti spetta all’amministrazione pubblica verificare le compatibilità e far rispettare i suoi stessi regolamenti».
Altro tema caldo, per il centro storico e per tutta la città, è quello dell’intrattenimento musicale, ovverosia, quella che è stata ribattezzata “la guerra dei decibel”. Sul tema il rappresentate della Confcommercio ha le idee chiare anche in relazione ad alcune proposte formulate dal comitato pro movida.
Fate parte dell'associazione Alghero deve vivere anche di notte?
«La nostra associazione non fa parte di nessun comitato nessun, ma ci siamo limitati a fornire dei ragguagli sul piano del commercio» - e specifica - «non siamo d'accordo nel chiedere di spendere il proprio denaro per i doppi vetri. La normativa è chiara e siamo convinti che gli imprenditori che svolgono bene il proprio lavoro, rispettano le norme, i luoghi e i residenti».
E rilancia «se ci sono questi presupposti si potrebbe fare musica sino all’alba», il vero problema sono i controlli e la gestione dell’ordine pubblico, «nelle ore notturne dovrebbe essere la polizia municipale a svolgere attività anche di prevenzione». Altre risposte importanti sono pervenute alla Confcommercio dall’amministrazione comunale: per la marea gialla del Calich si sta provvedendo al monitoraggio delle acque della laguna mentre per rendere fruibili, ancor prima dalla stagione estiva, le spiagge - sin dalla metà di aprile - inizieranno gli interventi di pulizia e rimozione della posidonia spiaggiata. Poi si vedrà.
Nella foto: Massimo Cadeddu in redazione
|