S.A.
5 febbraio 2013
Indennizzi pesca: Cappellacci scrive al ministro
Il presidente della Regione segnala la situazione di forte disagio vissuta dagli operatori economici della pesca, a causa del ritardo nel pagamento degli indennizzi 2011/12 per le limitazioni alla pesca subite per le restrizioni degli spazi destinati ad esercitazioni militari
CAGLIARI - Con una lettera inviata al ministro della Difesa il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, segnala «la situazione di forte disagio vissuta dagli operatori economici della pesca, a causa del ritardo nel pagamento degli indennizzi riconosciuti, dall’art. 332 del Codice Militare, a ristoro delle limitazioni alla pesca subite per le sempre maggiori restrizioni degli spazi marini utilizzati per esercitazioni militari». Le associazioni di categoria e i pescatori delle marinerie interessate, infatti, denunciano il mancato pagamento degli indennizzi spettanti per le annualità 2011 e 2012.
«Alle rinunce che incidono nel nostro sistema economico-sociale - evidenzia Cappellacci nella missiva - devono corrispondere puntuali e proporzionate compensazioni. Se si considera che gli indennizzi rappresentano già un esiguo ristoro rispetto al sacrificio sostenuto, il fatto che siano differiti nel tempo, sottoposti a incertezze e lungaggini burocratiche diventa intollerabile e pregiudica il pur limitato effetto compensativo. Ciò vale a maggior ragione per un settore come la pesca in cui il fattore economico si fonde con quello tradizionale e identitario e pertanto ogni limitazione è vissuta con una percezione che va al di là del mero dato materiale perché condiziona le dinamiche sociali della nostra comunità». «La nostra isola per decenni ha compiuto non pochi sacrifici in nome dell’interesse nazionale, ma oggi più che mai occorre che i rapporti con lo Stato centrale - conclude il presidente della Regione - proseguano in un quadro di reciprocità, di rigoroso rispetto degli impegni e di pari interesse del Governo nei confronti della Sardegna».
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