SASSARI - Il pittore e fotografo e regista sassarese Marco Boscani inaugurerà la mostra di arte visiva dal titolo “Martiri della Guerra Fredda”, sabato 9 febbraio alle ore 18:00 presso lo spazio espositivo della Libreria Odradek. La collezione è composta da 12 opere originali, dipinte con l’ausilio di tecniche miste. L’esposizione realizzata con il patrocinio del circolo Circolo Hutalabì, International Native Pride, Libreria Odradek, Compagine Teatrale Ouroboros, si chiuderà il 7 marzo.

L’artista affronta il tema della guerra fredda con una decisa presa di posizione rispetto allo scacchiere che vide contrapposti i due imperi: Gli Usa e l’Urss. «Chi ha pagato il prezzo più alto sono stati i popoli che si sono trovati schiacciati nella glaciale rissa per il predominio sulle materie prime, in paesi tenuti nel sottosviluppo attraverso le dittature che il colosso Americano con particolare violenza sostenuto Toscani che continua - vittime sono anche i popoli di quei paesi che acconsentivano che loro proprie terre rientrassero nella medesima sfera d’influenza, compromettendo la libertà di pensiero e di azione».

I testi con i quali l’artista ha dialogato sono le opere di Ernesto Guevara della Serna, Frantz Fanon e Noam Chomski e le suggestioni sonore dei canti di quei popoli che hanno pagato il più alto tributo di sangue. Ma anche artisti più popolari come Victor Jara e Joe Strummer dei Clash.

A quest’ultimo la paternità di un arte non militante in senso ortodosso ma bensì di un arte da combattimento: il combat rock. Dodici volti di donne e uomini che hanno fatto della propria vita emblema di lotta, icone simbolo e volto di milioni di uomini e donne cadute durante questa guerra che man mano si è trasformata in un piano per il dominio del mondo: la guerra contro i poveri.

nella foto una tela di Boscani