C.S.
2 febbraio 2013
Faccia di Facebook (della Gelmini)
I social network nell´era contemporanea hanno rivoluzionato il modo di comunicare per milioni di persone e per tanti politici
SASSARI - E' chiaro che i social network nell'era contemporanea hanno rivoluzionato il modo di comunicare per milioni di persone e per tanti politici. Gli uni come gli altri, come spesso accade, rischiano però di farne un uso compulsivo sino all'autolesionismo. Capita così che nella pagina facebook, dell'ex ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, si trovino delle dichiarazione, delle vere e proprie chicche sui problemi che pervadono il mondo della conoscenza italiana. Scrive in un post l'ex ministro: “Scuola, problema di mentalità più che di risorse. Noi vogliamo puntare sull'istruzione tecnica e l'alternanza scuola lavoro”. Curiosi i conseguenti commenti che, chi vorrà potrà andare a leggersi, appunto, nella pagina Facebook della Gelmini.
Chi ha dimestichezza del mondo della scuola ha piena consapevolezza che i tagli nel triennio 2008-2011 ammontano a circa 9 miliardi di euro e, negli anni successivi, sono continuati. Questa situazione è ben stigmatizzata da genitori e insegnanti con l'affermazione “la scuola non ha neppure i soldi per comprare la carta igienica”. Ma questa consapevolezza manca all'ex ministro così come all'ex primo ministro Berlusconi, mancava la consapevolezza della crisi economica italiana ritenendo che fosse esclusivamente un problema psicologico. Ogni percezione è legittima. Ma il problema è quanto siano reali le percezioni dei politici.
Non diversamente dalla Gelmini la pensano alcuni parlamentari che fanno parte della VII Commissione cultura ed istruzione della Camera dei Deputati che affermano che il problema della scuola non sta nelle scarsità delle risorse disponibili, ma piuttosto nella difficoltà ad affrontare in modo nuovo e moderno il rapporto tra scuola e mondo del lavoro, attraverso un progetto scuola-imprese. Insomma emergono dal nostro Parlamento e della Commissione VII di cultura ed istruzione idee che richiamano le amenità delle famigerate “pillole del sapere” e altri sprechi da miliardi di euro, senza voler capire che le risorse finanziarie, per rilanciare la scuola italiana, sono indispensabili ed imprescindibili. A cominciare dal lavoro fondamentale per contrastare la dispersione scolastica che raggiunge percentuali allarmanti.
Nella foto: Maria Stella Gelmini
|