Monica Caggiari
23 giugno 2005
Inaugurata la Fiera di Alghero, in mostra i prodotti della Sardegna
Un’ufficiale cerimonia d’inaugurazione, con tanto di taglio del nastro, ha statuito ieri, 22 giugno, l’avvio della mostra mercato “Fiera di Alghero”, che raggruppa le attività agroalimentari, artigianali e commerciali, soprattutto del circondario. L’appuntamento fieristico, alla sua quarta edizione, ospita 50 espositori e si protrarrà fino al prossimo 26 giugno. La fiera ospita anche alcune conferenze a tema, organizzate dall’Ersat col patrocinio dell’Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività
ALGHERO - La presentazione delle attività, introdotte dal saluto del Vicesindaco Piras e da una descrizione dell’iniziativa da parte dell’Assessore Usai, è stata seguita dalla prima delle cinque conferenze incentrate sui prodotti della Sardegna. Del territorio, del grano e della panificazione hanno parlato il dott. Mario Secchi, coordinatore Ersat Alghero, prof. Antonio Farris e dott. Antonio Melas.
Giancarlo Piras ha sottolineato, nel discorso introduttivo, l’importanza delle tradizioni e della valorizzazione del territorio, mentre Antonello Usai ha affrontato il discorso dei piccoli e grandi produttori e il loro impegno per la qualità made in Sardinia.
Mario Secchi ha illustrato le attività svolte dall’Ersat, ente regionale che si concentra sull’assistenza ai produttori e agli operatori del settore della trasformazione, con particolare attenzione per le peculiarità del territorio e per gli obiettivi da raggiungere, come la valorizzazione dell’offerta attraverso strategie di marketing che esaltino i prodotti tipici. Il microbiologo Antonio Farris ha quindi rilevato l’esigenza di una maggiore consapevolezza in merito all’identità alimentare. Un’identità che deriva dall’esperienza secolare di tecniche specifiche nella produzione e lavorazione degli alimenti. Il tutto nel rispetto delle biodiversità, baluardo della tipicità gastronomica, che rivela il valore unico d’alcuni alimenti sardi. Il docente universitario ha poi spiegato l’elaborazione dei pani a fermentazione naturale, evidenziandone il pregio a livello nutrizionale del pane fermentato con la cosiddetta “matrice”. L’argomento incentrato sulla coltivazione del grano duro nella Nurra, trattato successivamente da Antonio Melas, ha rivelato interessanti risvolti per il settore economico e gastronomico, all’insegna di una ritrovata attenzione per le caratteristiche della cultura gastronomica isolana, sempre più strettamente connessa alla valorizzazione generale, tra locale e globale, della cultura sarda. Altri argomenti in scaletta sono stati gli oli di Alghero, mentre oggi, 24 giugno si parlerà dei formaggi del territorio. Domani, 25 giugno, sarà la volta dei vini e domenica si chiuderà con una dissertazione sull’abbinamento di vino e formaggio.
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