Red
30 gennaio 2013
Proroga per le 8 Province sarde
Arriva la delibera di Giunta a firma dell'assessore agli enti locali. Tilt in Maggioranza, pesanti dichiarazioni dei Riformatori Sarde: Uno schiaffo ai 525mila sardi che con il loro voto, il 6 maggio, hanno fatto vincere i referendum
CAGLIARI - Arriva la proroga per le 8 Province con un disegno di legge della Giunta regionale che prevede un dilazionamento dei tempi rispetto all'attuale legge che chiude le Province il 28 febbraio. Entro il 30 giugno il Consiglio regionale dovrà approvare il riordino delle autonomie locali mentre il 31 dicembre si dovrà attuare la riforma. La Giunta, ha detto l'assessore agli Enti locali Rassu, prevede di mandar a scadenza naturale gli organi per evitare conseguenze giuridiche economiche e sociali.
Durissimo il commento del coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa (partito che siede nelle file della maggioranza di Centrodestra). «Ancora una volta le forze della conservazione di destra e di sinistra si sono coalizzate e hanno decretato l'impossibilità di procedere celermente col taglio delle Province. Uno schiaffo ai 525mila sardi che con il loro voto, il 6 maggio, hanno fatto vincere i referendum». Lo dice il vice presidente del Consiglio regionale, commentando la decisione del Consiglio regionale che ha bocciato la richiesta di inversione dell'ordine del giorno.
«Con questo atteggiamento - ha proseguito Cossa - le forze politiche danno un segnale negativo e di mancanza di rispetto della volontà dei sardi, di un sistema che non e' in grado di riformare se stesso. Il Consiglio regionale continua a non rispettare neppure le leggi che esso stesso ha votato, stabilendo scadenze precise, minando ulteriormente la credibilita' delle istituzioni».
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