C.S.
28 gennaio 2013
Le bestialità di Berlusconi
Il professor Giovanni Sabbatucci, uno dei massimi storici del fascismo (si è laureato con lo storico Renzo De Felice), liquida come “bestialità” l’affermazione di Silvio Berlusconi, espresse oggi nel “Giorno della memoria” riguardo alle leggi razziali di Mussolini e all’alleanza coi nazisti
SASSARI - Nel giorno della memoria manca la conoscenza della storia. “Sono bestialità” così il professor Giovanni Sabbatucci, liquida le affermazioni di Berlusconi secondo il quale Mussolini abbia preferito allearsi con Hitler per timore che la potenza tedesca vincesse. E precisa “è un’assoluta stupidaggine: se davvero l’Italia avesse temuto una vittoria della Germania avrebbe evitato di andare a dar manforte a Hitler. L’obiettivo di Mussolini era di stare insieme alla Germania in un progetto aggressivo e di dominio sull’Europa”.
In merito alle leggi razziali, che Berlusconi presenta come un’imposizione della Germania, lo storico sottolinea: “le leggi razziali furono dell’autunno 1938, l’alleanza è della primavera del ’39. Vengono prima le leggi razziali e poi l’alleanza”. Inoltre precisa “è stato Renzo De Felice, il quale ha detto molto chiaramente e in più occasioni che non ci fu nessuna pressione dei tedeschi per imporre le leggi razziali. Non ci fu nessuna richiesta, nessun ultimatum”. La scelta di Mussolini fu dettata dalla volontà di far sviluppare un orgoglio di razza, mentre sulle buone opere di Mussolini, citate da Berlusconi, Sabbatucci afferma: “Anche Stalin e Hitler hanno fatto bene delle cose.
Detto questo, Mussolini fu fin dall’inizio un dittatore: prima di qualsiasi altra cosa, abolì la democrazia, le libere elezioni, i partiti e la libertà di opinione e di stampa. Tanto basta per condannarlo.” In una giornata come questa, lo storico Giovanni Sabbatucci, vuole dirci che ancor prima della memoria è necessario maneggiare con cura - conoscendola - la storia. O più semplicemente ricordarsi di tacere.
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