ALGHERO - «Mi era rimasto qualche piccolo dubbio, ma ora più che mai son convinto che ad Alghero, in generale, non ci sono più le prospettive per nessun tipo di investimento, soprattutto per quanto riguarda l'intrattenimento e la somministrazione di bevande e alimenti». Parole che pesano come un macigno quelle pronunciate da Nunzio Camerada, da anni impegnato nell'Alghero by night, in uno dei settori che più di tutti, anche e soprattutto nella Riviera del Corallo, negli ultimi tempi perde grosse quote di mercato e popolarità, ossia l'intrattenimento notturno e l'offerta turistica in generale.

L'architetto-imprenditore prende spunto dall'acceso dibattito sul rumore per annunciare il suo "addio" alla città di Alghero, per andare «dove gli imprenditori di qualsiasi nazionalità sono accolti a braccia aperte e dove il turismo vero dura dieci mesi l'anno». E così capita che il puntuale vademecum per difendersi dal rumore stilato dall'avvocato Guido Rimini, in realtà riaccenda una vecchia contesa tra chi chiede il rispetto delle leggi prima ancora che il silenzio, e chi - giustamente - pretende di poter lavorare anche la notte. Camerada poi punta il dito contro la «burocrazia esasperata» e la «tassazione insopportabile», fattori che impediscono la crescita ed obbligano molti italiani ad abbandonare la patria.

Destinazione Fuerteventura, isole Canarie, nell'Oceano Atlantico: «qui ad Alghero magari ci ritornerò tra trent'anni, a svecchiare, dormire, riposare, e magari poi morire». Parole chiare e precise quelle di Nunzio Camerada - a capo dell'associazione Alghero Grandi Eventi e mente organizzativa di numerose attività promosse in collaborazione con le amministrazioni comunali che negli ultimi anni si sono succedute - che mettono in risalto le difficoltà che oggi incontrano ad Alghero gli imprenditori che vogliono investire nel settore. Un fatto pare certo: passa il tempo ma gli anni d'oro del turismo (ma anche del divertimento), per Alghero sono un ricordo sempre più sbiadito. E la città, anche questo pare ormai un dato inconfutabile, non è riuscita a far conciliare movida e riposo. Sarà mica che nessun amministratore abbia speso un solo minuto degli ultimi decenni per innovare e incentivare?