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Marco Vuchich 31 dicembre 2012
annus horribilis di Alghero
Un pizzico di satira per salutare un anno che, volente o no, rimarrà bene impresso nella storia della cittadina catalana di Sardegna
L´<i>annus horribilis</i> di Alghero

ALGHERO - Alla fine ci siamo arrivati, nonostante i Maya, nonostante il Commissario Casula, lo spettro della lista Tedde e l’arrivo di Bebbe Grillo in Piazza della Mercede, siamo giunti alla fine di questo 2012, magari con una toccatina in più alle parti basse come scudo protettivo contro la malasorte ma, orchite a parte, possiamo dire di aver visto la fine di quest’annus horribilis. Trecentosessantacinque giorni in cui si è registrata la fine del modello politico algherese invidiatoci da tutto il mondo: la monarchia edilizio-berlusconiana che per quasi dieci anni il “phonato” ci ha proposto come verbo rivelato, facendo di Alghero l’ultima riserva indiana di un Pdl in via di estinzione ovunque.

Quest’anno sarà ricordato anche per l’arrivo di Valdo Di Nolfo in maggioranza, che se glielo avessero detto prima il consigliere Zanetti avrebbe chiesto asilo politico al Burkina Faso, anche se lì i dentisti hanno uno stile di vita leggermente più sobrio e defilato. E invece il mite Alberto se lo ritrova davanti in consiglio comunale, costretto a fare finta di ascoltarlo, mentre con un raggio laser punta le parti del corpo del gioviale politico rasta che vorrebbe vaporizzare, treccine e barbetta comprese nel prezzo. E chi se l’aspettava che un imprenditore di destra, privo di carismatico ciuffo e di quella visione metafisica che vorrebbe una città sexy, da trombare magari nei fine settimana, che ha votato il peggior governatore sardo degli ultimi 150 anni, che andava in giro con un impermeabilino bianco da esibizionista all’ultimo stadio, potesse convertirsi sulla via di… Maristella alle suadenti armonie stregate di Monsignor Bruno e diventare il primo cittadino di Alghero? Nessuno: manco Enrico Daga sotto droghe pesanti avrebbe potuto formulare un’ipotesi così difficilmente realizzabile. Eppure la realtà ha superato la fantasia.

Stefano ha bruciato l’impermeabile offerto in dotazione da Confindustria ed Enrico vaneggia, in perenne allucinazione, su ciò che poteva essere e non è stato. Manco gli improponibili gemellaggi con il Giappone e le misteriose elucubrazioni pubblicate sul suo profilo Facebook riusciranno a riportarlo in uno stato di equilibrio interiore degno di uno statista illuminato, come lui si sente! Cosa si prevede per il 2013? Innanzitutto che Leonardo Polo, in un momento imprecisato dei lavori consiliari, complice l’avvicinamento della Galassia di Andromeda ed altre insondabili leggi che regolano l’universo, prenda la parola ed esponga la più toccante e intensa interrogazione della sua vita politica.

Sarà un momento irripetibile e commovente, mentre dal pubblico si solleverà all’unisono un’unica voce: “Santo Subito!... e poi fuori dalle palle”. Ci sarebbe poi il caso Michele Pais. Un uomo che non si dà pace! Propone delibere, interrogazioni, soluzioni, compromessi, rimedi e scappatoie politiche anche quando va in bagno. Pare che la nota marca di carta igienica Regina, abbia inventato i rotoloni smisuratamente convenienti proprio sotto sua personale richiesta. Anche per lui bisognerà far pur qualcosa!!! E per finire si prevede l’uscita dalla crisi economica, la pace nel mondo e la scomparsa, per decreto dell’assessora Rosnati (quella con la voce sexy), della marea gialla, che verrà retrocessa a marea leggermente giallastra ma intanto la notte nemmeno si vede. Per festeggiare questa fortunata concatenazione di eventi straordinari, chiunque avrà un’arma da fuoco potrà sparare, in segno di giubilo e riconoscimento, contro il portone della redazione di Alguer.it, tanto il colpevole non lo trovano manco se si costituisce. Buon anno a tutti!



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