C.S.
31 dicembre 2012
La denuncia: malata di rumore
Non si placano le lamentele di alcuni cittadini algheresi contro il rumore - notturno soprattutto. Ecco la denuncia di Pasqualina Lobrano alla Magistratura
ALGHERO - Nonostante il periodo decisamente calmo (rispetto alla caotica estate), c'è chi del rumore, dice di averne fatto una vera malattia. Non si placano così, nel centro storico di Alghero ma non solo, le lamentele di chi ci vive tutto l’anno, ma anche di chi vi possiede un appartamento di famiglia e vi trascorre continuativamente diversi mesi l’anno. Come nel caso della signora Pasqualina Lobrano, che ha deciso di rivolgersi - insieme ad altri residendi - direttamente alla Magistratura. Ecco cosa ha dichiarato al Quotidiano di Alghero.
Signora Lobrano lei trascorre diversi mesi nell’appartamento ubicato nel centro storico
«In piazza della Misericordia, dove vive mia madre, abbiamo un appartamento di famiglia nel quale trascorro continuativamente diversi mesi l’anno, da giugno a settembre, negli altri mesi mediamente vi trascorro alcuni giorni».
Quali sono i maggiori problemi che riscontra nella vita quotidiana?
«Io sono una mamma che ha due figli, una bambina di 9 e un bimbo di 3 anni. Spesso il primo problema è uscire dal portone di casa con il passeggino. C’è il rischio di rimanere sequestrati dalle auto o dalle moto parcheggiate, ovviamente, abusivamente davanti al portone che impediscono di uscire di casa».
Il centro storico è una zona a traffico limitato...
«Scusi, ma a quale centro storico si riferisce? Qui il traffico è off limits per i pedoni... Consideri anche il transito nelle viuzze strette dei trenini, delle auto parcheggiate fuori dagli stalli riservati ai residenti».
Se riesce a superare questi ostacoli, una volta rientrata a casa?
«Il rumore, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti, in particolare quella del vetro, la musica ad alto volume. Non si può dormire o semplicemente riposare né di giorno, né di notte, per un motivo o per un altro».
Anche Lei ha problemi con i decibel, è un tema che ritorna, ma Alghero è una città turistica...
«Nessuno lo mette in dubbio. Questa è certamente la sua vocazione, ma non capisco quale sia il nesso con il rumore. Nessuno pretende il coprifuoco, ma la musica ad alto volume dalla sera all’alba, non è sopportabile. Umanamente non è sopportabile».
Ci può spiegare meglio che cosa ha da recriminare?
«Chiedo che vengano rispettate le regole di una normale convivenza civile. I gestori dei locali pubblici dovrebbero esercitare la loro attività senza rendere impossibile la vita agli altri».
Ma tra persone civili si possono trovare le soluzioni, un punto di equilibrio...
Certo, faccio un esempio, sotto una parte del nostro appartamento c’è il deposito merci con vari frigo di un ristorante. I motori ci disturbavano. Ci siamo rivolti al gestore che nell’arco di pochi mesi ha provveduto ad insonorizzare. E non abbiamo avuto più problemi.
Mentre con la musica ad alto volume sino all’alba...tolgono il sonno e la salute.
Lei ci sta dicendo che immissioni e l’inquinamento acustico proveniente dalla piazza hanno compromesso la sua salute?
«Posso affermare che da anni vivo con il mal di testa e relativi farmaci; oramai il mio normale ritmo del sonno è andato perduto. La privazione continuativa per lunghi periodi del sonno impedisce un normale metabolismo, unitamente alle vibrazioni induce tachicardia e stress continuo. La pressione arteriosa va su, raggiunge livelli parossistici. L’organismo umano reagisce al rumore molesto, entra in uno stato di allarme producendo ormoni tipici di situazioni stressanti come l’adrenalina e il cortisolo. Le conseguenze più immediate sono i disturbi del sonno ma anche più gravi all’apparato cardio-circolatorio».
Come pensa di far valere i suoi diritti?
«Abbiamo fatto le denunce alla Magistratura, siamo fiduciosi. Aspettiamo, presto, le sentenze».
Nella foto: un recente articolo di giornale a Cagliari
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