Adn
18 dicembre 2012
Calano i matrimoni, crescono le nascite
E´ quanto certifica l´annuario statistico dell´Istat, secondo cui nel 2011, i matrimoni sono stati 208.702. Nelle regioni settentrionali in Chiesa il 48,3% delle unioni, in Comune il 51,7%. In leggero aumento le nascite, ma si diventa mamme sempre più tardi
ALGHERO - In Italia ci si sposa sempre meno con le unioni civili che al Nord superano quelle religiose. E' quanto certifica l'annuario statistico dell'Istat, secondo cui nel 2011, i matrimoni sono stati 208.702 (dai 230.613 del 2009 e dai 217.700 del 2010) con un quoziente di nuzialità calato in un anno dal 3,6 al 3,4 per mille. Nel Sud la media sale al 4,1 per mille (ma l'anno precedente era del 4,4 per mille) ma al Centro si scende al 3,2 (era 3,3) e al Nord al 3,0 per mille (contro il 3,1 precedente).
All'interno del dato sui matrimoni, calano le nozze con rito religioso da 138.000 a 126.000 circa, anche se continuano a rappresentare con oltre il 60% la scelta di gran lunga preferita dalle coppie di sposi. Crescono invece le coppie che decidono di sposarsi davanti all'ufficiale di stato che passano da 79.000 a 83.000 circa. Nelle regioni del Nord in particolare il rito civile nel 2011 ha fatto il sorpasso e prevale con il 51,7% rispetto al 48,3% di quello celebrato in chiesa. Nelle regioni meridionali prevale il modello tradizionale, con il 76,3% dei matrimoni celebrati con rito religioso, che restano ancora in leggero vantaggio anche al centro con il 50,1%.
Aumentano, seppur di poco, le nascite: per il 2011, la stima del numero medio di figli per ogni donna è pari a 1,42 mentre l'indicatore dell'anno precedente segnava 1,41. Resta invariata la distribuzione territoriale, con 1,48 figli per donna al Nord, 1,38 al Centro Italia e 1,35 al Sud. A livello internazionale e prendendo in considerazione i dati relativi al 2010, rispetto ai 27 Paesi dell'Unione Europea, l'Italia si situa al decimo posto per bassa fecondità. In ogni caso le donne diventano madri sempre più tardi: 31,3 anni è l'età media al parto in Italia, il valore più alto fra i paesi europei, lo stesso di Liechtenstein e Svizzera; seguono Irlanda e Regno Unito (31,2).
Calano divorzi, aumentano separazioni. Nel 2010 in Italia sono aumentate le separazioni (+2,6%), mentre sono leggermente diminuiti i divorzi (-0,5%). In crescita anche il numero di minori per i quali è stato stabilito l'affido congiunto, che si conferma la soluzione più diffusa sia in caso di separazione (89,9%) sia di divorzio (73,8%). Diminuisce di conseguenza il ricorso alla custodia esclusiva alla madre, che fino al 2006 è stata la più frequente. Nell'anno preso in esame, le separazioni sono state 88.191, rispetto alle 85.945 del precedente, mentre i divorzi sono stati 54.160, a fronte dei 54.456 del 2009. I figli minori coinvolti sono stati 65.427 nel caso delle separazioni e 23.545 per i divorzi.
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