Red
10 dicembre 2012
Disabile ad Alghero: lettera-denuncia
Ecco la lettera aperta indirizzata al sindaco della città di Alghero da Giuseppina Calvia, un´algherese residente a Fertilia, con una malattia invalidante, stufa di lottare quotidianamente con diritti negati
ALGHERO - Alghero città ostile, almeno con i portatori di handicap. La denuncia arriva da Giuseppina Calvia, un'algherese con una malattia invalidante, che stufa di lottare quotidianamente con diritti negati, invia una lettera aperta al sindaco di Alghero: «Forse il comune non si impegna perché crede che ad Alghero non ci siano portatori di handicap - conclude rammaricata nella missiva - ma voglio svelarvi un segreto: ci sono! Ce ne sono tantissimi, ma tutti costretti a stare a casa perchè voi ci avete condannato». Ecco il testo integrale.
Conoscete la miastenia gravis? E’ una malattia autoimmune che colpisce muscoli e nervi, manca in pratica la comunicazione tra questi due e, la persona affetta ha enormi difficoltà a compiere i più semplici gesti quotidiani come aprire una bottiglia, alzarsi da una sedia o salire un piccolo gradino. La malattia, ovviamente, non si presenta così da subito, ma ha un lento (o veloce a seconda dei casi) progredire che porta alla completa immobilità. In pratica col tempo si finisce per isolarsi e segregarsi a casa, ma non perché un miastenico perda la voglia di stare con gli altri, ma perché, se ha la sfortuna di essere nato, come nel mio caso, ad Alghero, gli viene impedito di poter continuare ad avere una normale vita sociale. La prima cosa fondamentale è la mancanza di civiltà ed educazione da parte dei cittadini. Avete mai notato quanti parcheggiano sugli scivoli per gli handicappati o addirittura nei parcheggi a loro riservati? Una semplice passeggiata in carrozzina o con il deambulatore, si può trasformare in un incubo, non solo per il portatore d’handicap, ma anche e soprattutto per il suo accompagnatore, che come minimo deve essere allenato e muscoloso come se dovesse affrontare il triathlon!
Veniamo ora alla nota più dolente, se già non può essere giustificato un comune cittadino, che dire dell’amministrazione comunale che niente fa per chi ha problemi come me? Iniziamo dagli scivoli: quando presenti e liberi da macchine hanno un piccolo gradino, oppure son fatti talmente bene che appena piove un pochino sono gli unici punti dove si formano le pozzanghere, costringendo l’accompagnatore ad effetuare la prima prova del triathlon: il nuoto! Che dire dei marciapiedi? La maggior parte mettono in difficoltà una persona normodotata, figuriamoci una con problemi di deambulazione. Laddove sono ampi ci sono le macchine parcheggiate sopra, oppure le mattonelle sono rotte; se son stretti ci sono ovviamente pali e aiuole nel mezzo. E se magari mi venisse voglia di coltivare la mia spiritualità? Quante chiese sono accessibili ad una persona in carrozzina? Quasi nessuna! Anche perché le Belle Arti dicono che gli scivoli rovinano l’estetica e il comune (e la Chiesa ovviamente) non si impegnano di certo per far sì che le cose possano cambiare. Va bene, lascio perdere la S.Messa e decido di entrare in un bar per bere qualcosa…..sì, in qualcuno ci posso arrivare perché senza gradino, ma mai che mi venga in mente di usufruire dei servizi!!! In pochi hanno toilette accessibili, e alcuni, addirittura, hanno montato una meravigliosa struttura per permettere ad una carrozzina di scendere i gradini, ma.... non è mai stata messa in funzione e nessuno sa come si fa! Abito a Fertilia e mi piacerebbe esser più indipendente e magari prendere uno di quei meravigliosi nuovi autobus, con tanto di pedana per sollevare la carrozzina, che può essere usata anche per chi, dotato di stampella, ha difficoltà a scendere dai gradini dell’autobus che son troppo alti. Ci ho provato, ci ho provato sul serio, ma non solo ho trovato un autista che non sapeva usare la pedana, ma si è anche scocciato della mia scarsa autonomia e ha voltato la faccia per non guardare la mia enorme difficoltà nel scendere.
Quindi riassumendo: se voglio fare una passeggiata, devo accertarmi di avere un robusto accompagnatore (che la Asl non mi passa), e scegliere quei due o tre isolati in tutta la città che mi permettono di camminare agevolmente. Forse il comune non si impegna perché crede che ad Alghero non ci siano portatori di handicap, ma voglio svelarvi un segreto: ci sono! Ce ne sono tantissimi, ma tutti costretti a stare a casa perchè voi ci avete condannato!
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