Sorgono grossi interrogativi in ordine alla veridicità delle affermazioni rilanciate dall'amministrazione comunale, posto che la ditta de l'Aquila ha ufficializzato l'affidamento
ALGHERO - Dopo la bufera sollevatasi ad Alghero all'indomani della pubblicazione su
Alguer.it della delibera [
LEGGI] di affidamento diretto per la realizzazione del nuovo portale del comune ad una ditta dell'Aquila, l'Internet Soluzioni Srl, le precisazioni dell'assessore
Pietro Monte (che il 14 novembre ha presenziato la seduta di Giunta in qualità di vice-sindaco) tese a sgombrare il campo da equivoci, sottolineando che in realtà, «con l’atto 110/2012 l’organo esecutivo non ha proceduto ad affidare alcuna prestazione a favore di nessuna ditta, né direttamente né indirettamente», creano un pericoloso cortocircuito.
E' la stessa Internet Soluzioni Srl, infatti, che in data 23 novembre pubblica sul suo sito ufficiale la notizia dell'affidamento «per la realizzazione del nuovo portale istituzionale». «La scelta tecnologica del comune sardo - sottolinea la società di Cappelle dei Marsi (AQ) - conferma la leadership di mercato della piattaforma utilizzata». Insomma, senza nulla obbiettare alle competenze specifiche proposte dalla Internet Soluzioni all'amministrazione algherese, quello che non quadra sono le discutibili dichiarazioni rilasciate dall'allora vice-sindaco, oggi assessore alle relazioni con il Territorio.
A questo punto sorgono grossi interrogativi in ordine alla veridicità delle affermazioni rilanciate dall'amministrazione comunale, ed alla reale motivazione che ha portato la Giunta a deliberare un affidamento diretto (per il quale è agli atti del Consiglio comunale una specifica
Mozione di revoca, giustificata - tra l'altro - da vizi di illegittimità): Come è possibile che una società si permetta di pubblicare la notizia dell'affidamento di un lavoro in realtà mai (
come sostiene l'assessore) affidatogli? E ancora, chi è il tramite che ha preso contatti diretti con detta società, e perchè? Perché non far partecipare alla gara - seppur ad invito - anche le aziende del territorio? Non sarebbe stato più semplice, se di errore si è trattato, ammetterlo e provvedere alla predisposizione degli atti di revoca dell'atto 110/2012?
Nella foto: la notizia su
Internet Soluzioni