Red
27 novembre 2012
Santa Giusta, tavolo decisorio
Per il prossimo 3 dicembre di un tavolo decisorio tra tutti gli attori istituzionali a vario titolo interessati al destino della strada di Santa Giusta
SASSARI - «Subito un tavolo tecnico per dirimere ogni contrasto amministrativo e dipanare ogni dubbio tecnico sulla possibilità che la Provincia prenda in carico la strada di Santa Giusta, assecondando una chiara e precisa volontà politica di questa amministrazione e di tutte le istituzioni che hanno competenza sul governo del territorio». L’ha detto il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, nel corso di un incontro avuto questa mattina con il sindaco di Nulvi, Mario Buscarinu, per discutere dell’importante arteria di collegamento tra il suo Paese e il resto del territorio.
Santa Giusta è da alcuni anni terra di nessuno, e lungo quei chilometri di asfalto sconnesso, buche e altre insidie, negli ultimi tempi hanno viaggiato più polemiche che automobili. «Quella strada era della Comunità montana e dopo il suo scioglimento è stata abbandonata a se stessa, ma la Provincia non intende consentire che questa situazione vada avanti ancora a lungo», è la rassicurazione fornita da Alessandra Giudici.
«Abbiamo sempre affermato e ribadiamo la volontà di provincializzare quell’arteria viaria non appena saranno compiuti gli interventi necessari per consentire questa operazione sul piano amministrativo», dice Alessandra Giudici, anche per smentire «le falsità che vengono fuori di tanto in tanto, secondo cui la Provincia non vuole avere niente a che fare con quella strada e si disinteressa del suo destino».
Chiarita la volontà politica e riconfermato il fondamentale clima di dialogo e di confronto, Alessandra Giudici e Mario Buscarinu hanno concordato di incontrarsi il prossimo 3 dicembre alle 16 nel palazzo della Provincia insieme a tutti gli attori istituzionali coinvolti, «per sederci tutti insieme allo stesso tavolo – conclude Alessandra Giudici – e stabilire insieme, carte alla mano, i passaggi più opportuni per realizzare un percorso sulla cui opportunità concordiamo tutti».
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