Marco Vuchich
2 luglio 2003
Dal campanile della Mercede sventola la protesta contro le scorie
Spettacolare iniziativa del Wwf che, grazie all´aiuto di padre Luigino Belfiori, hanno posizionato lo slogan contro la ventilata ipotesi di trasformare la Sardegna in una "pattumiera" di scorie radioattive
La dimostrazione pacifica organizzata dal WWF in collaborazione con padre Luigino Belfiori, parroco della chiesa della Mercede, ha raggiunto l´obiettivo sperato, quello cioè di rendere ben visibile il dissenso alla ventilata ipotesi di utilizzare il suolo sardo come discarica di scorie radioattive. Nella giornata di sabato 28 giugno, intorno alle 20,30, due membri del gruppo speleologico algherese, imbragati con corde e moschettoni, hanno dato inizio alla spettacolare dimostrazione, calandosi parallelamente lungo la parete del campanile di Nostra Signora della Mercede per srotolare e fissare con dei rampini da roccia un grande telone contenente la scritta "No alla Scorie". Uno slogan che ormai da qualche settimana imperversa in ogni parte dell´isola, e che i cittadini di Alghero non mancheranno certo di vedere dall´alto dei 15 metri in cui è stato posizionato. Il consenso dato da padre Belfiori per posizionare il telone di protesta dimostra inequivocabilmente la partecipazione attiva della Chiesa al movimento civile che sta nascendo nella società sarda contro il provvedimento governativo che mira a far giungere sull´isola ben 55 mila tonnellate di scorie nucleari. Domenica 29 giugno si replica presso la banchina Garibaldi al Porto. Il Wwf, assieme alle altre associazioni ambientaliste Codacons, Italia Nostra e Marevivo, organizzano una raccolta di firme da inviare alla Presidenza del Consiglio e un´esaustiva esposizione di pannelli per sensibilizzare i passanti al problema grave e incombente delle scorie da fissione nucleare.
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