Red
22 novembre 2012
Diffamazione: lunedì sciopero giornalisti
Per lunedì 26 indetto sciopero generale dei giornalisti: la libertà d’informazione subisce una nuova intimidazione
ALGHERO - Il Senato ha approvato l'emendamento salva-direttori al disegno di legge sulla diffamazione proposto dal relatore Filippo Berselli. Il testo prevede la multa (da 5mila a 50mila euro) per il direttore "che abbia partecipato alla commissione del reato", mentre resta il carcere fino a un anno per il giornalista che abbia commesso il reato di diffamazione aggravata. Il governo aveva dato parere contrario alla proposta di modifica "non perché favorevole al carcere per i direttori", ma per motivi "tecnici".
«Multe ai direttori, carcere per i giornalisti: la libertà d’informazione subisce una nuova intimidazione». Così il segretario dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna Luigi Almiento, a nome del Consiglio, commenta l’emendamento approvato dal Senato sul tema della diffamazione a mezzo stampa, che elimina il carcere per i direttori, ma prevede la reclusione fino a dodici mesi per gli autori degli articoli ritenuti diffamatori. «Nessuno difende la libertà di diffamare - aggiunge Almiento - ma la sanzione del carcere è di fatto un nuovo potere di controllo sul giornalismo. L’unica soluzione alla questione sorta con il caso Sallusti continua a essere, come previsto dalla legislazione vigente, la tempestiva rettifica di notizie risultate false o diffamatorie.»
«A questo proposito sarebbe opportuno che all'Ordine, che già sanziona i giornalisti che violano le regole deontologiche, siano assegnati più tempestivi strumenti di intervento. Il Consiglio dell'Odg sardo partecipa alla battaglia dell’Ordine nazionale e della Federazione nazionale della Stampa contro l’ennesimo tentativo di intimidire la libera informazione con la minaccia di mandare in galera i giornalisti».
|