S.A.
12 ottobre 2012
Omicidio Orsola: nuova pista erotica
A delineare lo scenario del gioco erotico è stata la perizia di Francesco Maria Avato, direttore dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Ferrara, già perito nel caso Garlasco
SASSARI - L'erotismo è la nuova pista su cui si è imbattuta l'inchiesta su Orsola Serra, l'insegnante algherese trovata morta nella sua abitazione a ottobre dello scorso anno. L'unico indagato resta Alessandro Calvia, il 42enne in carcere dal dicembre scorso.
A delineare lo scenario del gioco erotico è stata la perizia di Francesco Maria Avato, direttore dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Ferrara, genetista, medico legale e già perito nel caso Garlasco (per l'omicidio di Chiara Poggi ndr). Il tecnico nominato dai difensori di Calvia, Nicola Satta e Danilo Mattana, ha evidenziato nell'aula del Tribunale di Sassari diversi punti.
In primo luogo "smonta" alcune certezze: l'orario del decesso avvenuto 6/7 ore (intorno alle 2/3 del mattino) e non 12, rispetto al primo intervento medico sul corpo (ipotesi che potrebbe rivedere le posizioni sugli alibi); nessun cappio nel cordino utilizzato per strangolare la Serra; nessun nesso scientifico tra la notevole quantità di dna di Calvia trovato sulla parte centrale della corda e l'assassino che avrebbe potuto lasciarlo in un momento distinto dall'omicidio.
Verso la pista erotica - ha spiegato Avato - conduce sostanzialmente ciò che non c'è, piuttosto che quello che c'è nella scena del delitto. Nessun segno di collutazione, nessun indizio di resistenza, un solco unico nel collo senza interruzioni. Una serie di elementi da appurare a partire dalla prossima udienza fissata per il 29 ottobre.
Nella foto: Orsola Serra
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