Red
14 settembre 2012
Città e migrazioni: seminario al Manno
Oggi e venerdì un seminario internazionale alla Fondazione Siotto di Alghero, dalle ore 9 al Museo Manna, nel cuore di Alghero
ALGHERO - Il 14 e 15 settembre la Fondazione Siotto ospiterà un incontro tra ricercatori che hanno studiato le dinamiche della trasformazione urbana in diverse parti del mondo. Si parlerà di New Orleans, Rio de Janeiro, Macao, Shangaj, Ahmedabat, Samarcanda, Ksamil, Kampala e Torino. L’attenzione è rivolta al rapporto tra migrazioni e cambiamento urbano in luoghi e in tempi diversi. La discussione permetterà una comparazione tra i vari casi, esaminati in profondità. Il tema è di grande attualità.
Negli ultimi decenni la popolazione urbana è cresciuta in modo impressionante e le città si sono trasformate nei loro abitanti, nelle loro culture e nelle lingue. Si dice spesso che questo è parte di un processo di globalizzazione che crea contatti, influenze culturali, che facilita gli spostamenti di persone, e tende ad omogeneizzare i modi di consumo e gli stili di vita. In realtà le trasformazioni sono complesse. Vi sono città che crescono di abitanti e ospitano culture più complesse, altre città seguono un percorso opposto e diventano luoghi di emigrazione. Anche le città di questo secondo tipo sono connesse al cambiamento globale attraverso i loro migranti che mandano rimesse, portano conoscenze e legami nuovi.
In Europa è stato il crollo dei regimi comunisti ad aprire la via a trasformazioni profonde nelle città. Sono cambiate le città dell’Europa orientale e dell’ex Unione Sovietica, e sono cambiate anche le città dell’Europa occidentale per effetto dell’immigrazione sia dai paesi ex comunisti, sia da altri paesi. Negli stessi anni altri flussi imponenti di migranti hanno attraversato altri continenti e molti hanno raggiunto l’Europa. Le persone si spostano in massa non soltanto per fuggire a situazioni di miseria o di violenza, ma anche per scoprire possibilità nuove. Il mito di un Occidente immaginario condiziona talvolta queste scelte.
Le diverse trasformazioni urbane hanno in comune il fatto di essere legate le une alle altre e di incidere profondamente sui modi di vita e di pensare. Il mondo cambia attraverso la trasformazione rapida, e talvolta burrascosa, delle città. Non è un processo governato e organizzato, ma il frutto di un movimento nel suo insieme spontaneo, frutto delle scelte di milioni di persone, che si spostano attraverso le frontiere, costruiscono nuovi rapporti transnazionali, seguono canali ufficiali o informali, legali o illegali.
Il seminario, attraverso la comparazione, discuterà di queste trasformazioni ingovernabili e dei loro attori. I ricercatori provengono da università e centri di ricerca di varie parti del mondo (varie città italiane, Berlino, Parigi, Budapest, Lisbona, Rio). Si tratta del primo incontro di una serie di seminari che procederà per temi e che attraverserà altre città del mondo indagandole nelle loro trasformazioni attuali e in quelle avvenute nel passato. La Fondazione Siotto sostiene il lavoro di ricerca e ospiterà gli incontri, in collaborazione con le università europee coinvolte nell’iniziativa.
Partecipano all’incontro: Fabio Armao, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche, Università di Torino; Tommaso Bobbio, Dipartimento di Studi Storici, Università di Torino; Marco Buttino, Dipartimento Culture, Politica e Società, Università di Torino; Liza Candidi, PhD Humboldt-Universität zu Berlin, Indipendent Scholar; Simona Cerutti, EHESS-CRH, Paris; Matteo Fumagalli, Department of International Relations and European Studies, Central European University, Budapest; Alfredo Gomes Dias, Centro de Estudos Geográficos, Universidade de Lisboa ; Maria João Hortas, Centro de Estudos Geográficos, Universidade de Lisboa; Federica Morelli, Dipartimento Culture, Politica e Società, Università di Torino; Cecilia Pennacini, Dipartimento Culture, Politica e Società, Università di Torino; Jean Frédéric Schaub, CRBC/MASCIPO, EHESS, Paris; Giovanni Semi, Dipartimento Culture, Politica e Società, Università di Torino; Jérôme Souty, Universidade do Estado do Rio de Janeiro; Francesco Vietti, PhD Università di Genova, Indipendent Scholar
Cécile Vidal, CENA, EHESS, Paris.
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