Neria De Giovanni
8 settembre 2012
L'opinione di Neria De Giovanni
Più di un ricordo per Franco Serio
Sapevo che Franco era irrimediabilmente ammalato e più volte mi sono detta: vorrei almeno essere presente al suo funerale. Invece anche oggi sono costretta a restare fuori Alghero. E non mi resta che partecipare al suo ricordo con queste poche righe. Franco Serio è stato un grande uomo per Alghero e di ciò molti ne hanno avuto esperienza personale. Per me rimarrà l’amministratore pubblico lungimirante che per primo ha creduto alle mie idee appoggiando i progetti di una giovane donna che si affacciava alla vita culturale nazionale.
Quando alla metà degli anni ottanta, appena accolta nella Associazione Internazionale dei Critici Letterari, la ONG dell’UNESCO di cui adesso sono Presidente, ho voluto cimentarmi nell’organizzazione del mio primo Convegno, lo proposi a Franco Serio allora direttore dell’AAST. Lui ci vide subito un buon veicolo promozionale per la nostra città infatti vi avrebbero partecipato i delegati di circa 30 Paesi europei ed extraeuropei. Fu un gran successo con una buona ricaduta anche sulla stampa a firma dei colleghi giornalisti e critici che intervenneroal Meeting di Alghero. La nostra collaborazione era iniziata. E proseguì sempre nel rispetto reciproco dei differenti ruoli: lui dirigente accorto ed acuto, io entusiasta animatrice culturale, entrambi accomunati dal desiderio di portare un contributo concreto e fattivo per la crescita della nostra città.
Con lui ci inventammo di promuovere presso la stampa nazionale la Settimana Santa di Alghero. Da lui ottenni la saletta dell’allora Azienda Autonoma per organizzare e coordinare incontri molto partecipati con artisti, pittori e scrittori algheresi. E poi i Premi. Per primo, il “Premio Alghero: una cultura per la pace”, ideato da me per ricordare il 25 aprile e da Franco Serio subito accolto con entusiasmo. Grazie a quel Premio, gli algheresi conobbero “da vicino” personalità molto importanti come il fisico Antonino Zichichi, il Premio Nobel Carlo Rubbia, il poeta Danilo Dolci, e soprattutto il cardinale Josep Glemp che allora stava facendo da mediatore tra il generale Jaruzelski e Lech Walesa nella Polonia dilaniata dalla lotta sociale.
Nel 1995 demmo vita al “Premio Alghero Donna di letteratura e giornalismo” che volutamente misi sotto il patrocinio della AAST nella speranza di tenerlo al di fuori delle beghe che sempre accompagnano l’avvicendarsi delle Amministrazioni comunali. Purtroppo dopo che Franco Serio andò in pensione, i miei timori si sono avverati perché l’Amministrazione comunale subentrata all’AAST nel patrocinio del Premio non ha saputo dare continuità alla manifestazione al punto che per garantirne l’esistenza da alcuni anni ho dovuto trasferirla a Roma per l’impossibilità di sostenerne l’organizzazione ad Alghero. Ciao, Franco. E grazie a nome di tutte e tutti gli artisti in cui hai creduto…
Nella foto: Franco Serio e Antonella Clerici per il Premio Donna 1999
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