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Red 27 agosto 2012
E´ Porcella il campione Frozen Open| Foto
Dietro il surfista prodigio delle Hawaii, un ragazzo di Buggerru e habitué del Frozen Open ormai da qualche anno: Alessandro Scalas. A seguire il sassarese Gavino Dettori (anche l’anno scorso sul podio) e poi Giuseppe Romano

ISOLA ROSSA – È stato uno spettacolo e per la nona volta il Frozen Open presentato da Monster Energy ha fatto capire cosa può essere il surf in Italia. Le onde spaccaossa della baia della Marinedda, a Isola Rossa, domenica hanno selezionato il vincitore dell’edizione 2012 della gara di surf più spettacolare d’Italia: Francisco Porcella. Era uno dei favoriti e nonostante questo Porcella non ha mollato mai un attimo la marcatura sugli avversari. Alla fine il punteggio più alto, e il titolo di re della baia, se l’è preso con i denti e remando le onde più grosse della giornata.

Dietro il surfista prodigio delle Hawaii, un ragazzo di Buggerru e habitué del Frozen Open ormai da qualche anno: Alessandro Scalas. A seguire il sassarese Gavino Dettori (anche l’anno scorso sul podio) e poi Giuseppe Romano. La gara è andata letteralmente in crescendo batteria dopo batteria. La giornata era iniziata con un violento acquazzone su tutta la costa nord, che ha innaffiato il mare ancora piatto delle sei del mattino. Poi, lentamente, il vento ha fatto il suo lavoro, increspando sino all’inverosimile i frangenti dell’Isola Rossa. Il contest è iniziato in tarda mattinata proprio per permettere al mare di aumentare, ma è esploso una volta entrata in acqua la prima batteria, consolidandosi in serata con onde alte anche più di tre metri.

A contendersi il titolo, dentro l’inferno di schiuma, 17 atleti da tutto il mondo. Oltre alla folta rappresentanza della Sardegna e di tutta la Penisola anche il brasiliano Leonardo Leira e il sardo-hawaiano Francisco Porcella. Nato a New York da padre sardo e mamma statunitense, in finale Porcella ha impressionato i giudici per la completa preparazione atletica e la capacità di aggredire le onde con determinazione e aggressività, spegnendo i sogni di gloria sia di Scalas sia di Dettori e prendendosi la parte più grande del montepremi di cinque mila euro.

Porcella, 26 anni, vive sin da bambino nell’isola di Maui, alle Hawaii, e da diversi anni fa parte del mondo professionistico del surf. Ama le grandissime onde dell’oceano (anche più di 15 metri) e l’anno scorso è arrivato alla finale dei Billabong XXL– global big wave awards surfando Jaws, uno dei frangenti più grossi del mondo, sempre alle Hawaii. «È stato bellissimo – ha detto ieri Francisco – da anni volevo partecipare al Frozen Open ma a causa dei frequenti viaggi ho dovuto sempre rinunciare. In finale sono arrivati due set bellissimi, di almeno tre metri». Porcella rimarrà in Sardegna sino a metà settembre, poi volerà nuovamente alle Hawaii per partecipare al Big wave world tour, circuito per gli specialisti delle onde giganti prese con la sola forza delle braccia (quindi senza l’ausilio della moto d’acqua). Francisco (che ha il doppio passaporto) sarà l’unico italiano in gara.

La nona edizione può dunque andare in archivio e sarà ricordata non soltanto per le evoluzioni dei surfisti, ma anche per la straordinaria partecipazione di pubblico. Impossibile contare tutte le persone – per lo più giovani – che si sono assiepate sulla sabbia dorata della Marinedda e hanno seguito con il fiato sospeso lo svolgimento delle batterie. Almeno due mila persone, forse di più, e comunque erano tantissimi come confermato anche dai fotografi e i cameraman che si trovavano a bordo dell’elicottero Vans che ha sorvolato la baia per la durata della finale.

E poi gli applausi che come sempre hanno premiato le surfate più belle, fenomeno questo non facile da ritrovare durante le competizioni organizzate all’estero e seguite dal pubblico solitamente “freddo”. Invece la caratteristica della Marinedda è proprio questa: il Frozen Open è una grande festa, e come ogni festa che si rispetti non manca mai la musica e il divertimento. I dj Davide Merlini e Fabiano Carboni hanno messo sui piatti i migliori pezzi del loro repertorio, dal rock alla surf music al reagge. Il culmine della gioia è stato comunque subito dopo la premiazione. Gli atleti che sono saliti sul podio sono stati innaffiati di Monster Energy e insieme a loro anche gli organizzatori Giuseppe Romano, Fabio Di Molfetta e Marcello Chessa. Subito dopo la festa offerta da Reef ha fatto il resto: il pubblico si è abbandonato al tramonto della Marinedda e a una nottata di surf e musica.



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