ALGHERO - Essere scelto tra i giovani piloti italiani per partecipare ad una serie di test sulla pista di Vallelunga. E’ quello che è accaduto a Giovanni Martinez, giovane pilota algherese, che dal 9 al 12 luglio ha effettuato una serie di test assieme agli altri sette prescelti, confermandosi sempre il più veloce con ogni vettura utilizzata (Formula 3, Formula Abarth e Mazda 3X8 Turismo), con tempi assai vicini a quelli fatti segnare nelle gare professionistiche disputate nei giorni precedenti sullo stesso tracciato. Al termine dei test organizzati dalla “Ferrari Driver Academy”, Martinez ha conseguito la licenza federale, che gli consentirà di passare l’anno prossimo dai kart all’Alps Formula Renault.

«Ma non lascerò completamente i kart – assicura l’algherese – L’anno prossimo parteciperò comunque ai Campionati Europei ed ai Campionati del Mondo». La passione per i motori è nato subito, «a 4-5 anni andavo già a vedere la Scala Piccada con papà. Non volevo mai alzarmi dal letto, ma in quelle occasioni ero sempre pronto – sorride – A 9 anni mi sono avvicinato ai kart e sono cresciuto con i valori dello sport, sia in pista, che nella vita». Lo scorso anno Martinez si è piazzato undicesimo nella Finale B dei Mondiali e sesto nella Bridgeston Cup, importante competizione disputata sull’asfalto bresciano di Lonato, che ha visto partecipare 34 piloti alla finale (dopo un’agguerrita e numerosa qualificazione).

Da quest’anno corre per la scuderia bresciana CRG su un kart 125 KF2. Nella seconda settimana di settembre correrà sulla pista spagnola di Zuera, a Saragozza, per i Campionati Mondiali KF2, che vedrà al via oltre 120 piloti. Per ora, il suo è stato un 2012 particolare, con la partecipazione a poche gare per dare la precedenza all’esame di maturità, conseguita al Liceo Scientifico con un lusinghiero 96. Nel suo futuro prossimo, l’iscrizione alla Facoltà di Ingegneria al Politecnico di Torino. E soprattutto tanti chilometri da percorrere sulle quattro ruote, sperando che un munifico sponsor (o un pool di sponsor minori), lo aiutino nella sua carriera, senza la spada di Damocle di un bilancio in rosso, che ne penalizzerebbe le scelte e le partecipazioni alle competizioni più importanti.