S.A.
19 luglio 2012
«Il popolo sardo è commosso»
Gli attestati di gioia e ringraziamento per la liberazione della cooperante sarda da parte dei politici: Giorgio Napolitano, Ugo Cappellacci, Claudia Lombardo e Mauro Pili
CAGLIARI - La liberazione di Rossella Urru, la cooperante sarda sequestrata lo scorso ottobre in Algeria, avvenuta ieri (mercoledì) è stata accolta con entusiasmo in tutta Italia. Nel suo paese natale, alla conferma della Farnesina arrivata poco dopo le 19.30, sono iniziati i festeggiamenti e i caroselli per strada.
Dopo gli apprezzamenti per l'esito della vicenda da parte del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è stato il Governatore Ugo Cappellacci ad farsi portavoce per l'isola: «una notizia che riempie di gioia e di commozione il cuore del popolo sardo dopo mesi di angoscia e di trepidazione». Anche la presidente del consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha espresso in una nota il ringraziamento per il lavoro svolto da tutte le diplomazie in campo e uno, in particolare, a Rossella: «esprimo a Rossella, anche a nome dell’intero Consiglio regionale, grande riconoscenza. L’abnegazione dimostrata durante la sua missione di solidarietà e il coraggio con cui ha affrontato i mesi di prigionia hanno riempito di orgoglio l’intera Sardegna».
Attestati di gioia anche da parte del deputato sardo, Mauro Pili: «dopo 171 giorni di angoscia la restituzione di Rossella Urru è una notizia che riempie il cuore e che restituisce ai genitori una figlia di cui essere orgogliosi. Una figlia di Sardegna che ha saputo con grande altruismo mettersi al servizio dei più deboli nel mondo pagando personalmente la grande sofferenza di un sequestro così drammatico come quello che ha subito».
Nella foto: Ugo Cappellacci e Claudia Lombardo
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