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S.A. 17 luglio 2012
La denuncia: «Lido probito ai disabili»
Lettera aperta al sindaco Stefano Lubrano firmata da una signora disabile che denuncia i limiti di una città non a misura di disabili, in particolare nell´accesso alle spiagge del Lido
La denuncia: «Lido<i> probito</i> ai disabili»

ALGHERO - La lettera aperta al sindaco Stefano Lubrano firmata da Giovanna Casiddu, una signora disabile che denuncia i limiti di una città non a misura di disabili e di persone con problemi di deambulazione, in particolare nell'accesso alle spiagge del Lido.

Sono una persona disabile con una patologia che mi rende quasi totalmente inabile alla deambulazione. Il "quasi" si riferisce ad un minimo di forza di volontà che mi fa resistere ad usufruire della "comodità" della sedia a rotelle ben sapendo che il giorno che sarò costretta non la lascerò più. Non posso muovermi se non sono accompagnata e sostenuta da qualcuno. Da anni vado al mare presso uno stabilimento del lido che attrezzato di idonee passerelle e servizi di cortesia mi permette di stare in spiaggia. Ovviamente per fare questo occorre che ci siano stalli di sosta breve per disabili (un parcheggio riservato significa che se un altro disabile ne usufruisce non vi è nessuna possibilità di poter usufruirne, posto che mi sembra siamo più numerosi di quel che sembri). Ma l’assurdità si rileva nel sistema di circolazione adottato in via Lido, posto che la sosta deve avvenire dal lato opposto alla spiaggia e quindi con la necessità di dovere attraversare la strada: operazione che per me impossibile poiché non ho le condizioni per un attraversamento compatibile con il traffico nevrotico e irrispettoso. Devo aggiungere che la mia uscita dalla macchina richiede almeno dieci minuti. Pertanto l’unica possibilità è fermarsi e sostare dal lato spiaggia all’altezza dello stabilimento nella zona antecedente il camping. Sabato 14 luglio u.s. abbiamo provato questa operazione: nel momento che l’auto che mi accompagnava ha provato a fermarsi per potermi fare scendere sono immediatamente arrivate le intemperanze e gli insulti degli automobilisti fermi dietro di Noi, e che non potevano passare essendo l’altro lato occupato dalle auto parcheggiate. Difficoltà di fermarsi insulti e intemperanze: siamo dovuti andare via e rinunciare ad andare in spiaggia, tornando a casa. Questa è una delle tante situazioni che subiamo normalmente Noi "diversamente abili", ad iniziare da come non vengono rispettati gli stalli destinati ai disabili a tutto il resto. Spero che il Signor Sindaco intervenga a garantire i diritti che riguardano la qualità della vita di una parte di cittadini "diversi" non certo per loro volontà.



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