Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia annunciano una battaglia legale contro il calendario approvato nei giorni scorsi
CAGLIARI - Il Comitato faunistico regionale ha approvato – a maggioranza – il
calendario venatorio sardo 2012-2013. «Un calendario venatorio semplicemente scandaloso, dovuto alla presenza preponderante dei cacciatori» dichiarano Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia.
«Vari giorni di caccia al cinghiale in più (i giovedi), giornate intere di caccia a lepre e pernice sarda, previsione della caccia a febbraio alla migratoria»: sono solo alcuni fra i punti contestati dalle associazioni ambientaliste che lamentano anche il mancato accoglimento della proposta predisposta dal Servizio tutela della natura dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente.
Un'indicazione redatta ai sensi dell'art. 42 della legge Comunitaria 2009 - così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42 - che tiene conto «dei criteri minimi statali per il mantenimento o il ripristino dello stato di consevazione favorevole degli uccelli selvatici e della tutela dei loro periodi biologicamente più importanti anche attraverso il divieto assoluto di caccia». La questione è solo all'inizio e le associazioni annunciono «una dura battaglia legale in tutte le sedi contro un calendario venatorio assurdo e contrario a ogni minima esigenza di tutela della fauna».