Alessandro Balzani
5 giugno 2012
L'opinione di Alessandro Balzani
Rilanciamo il turismo notturno
A rischio quella fascia di turismo giovane che sino a qualche anno fa costituiva una importante risorsa economica per il territorio. Occorre maggiore flessibilità negli orari di chiusura e possibilità di fare musica e intrattenimento. L’esigenza è quella di trovare una soluzione per rilanciare il turismo notturno di Alghero. Già nel 2008 la necessità di modificare l’ordinanza introdotta due anni prima era stata formulata attraverso l’intervento e la mia richiesta, come portavoce del comitato spontaneo degli operatori pubblici notturni, a difesa della notte algherese.
Nell’estate 2008, attraverso una lettera indirizzata al sindaco e agli assessori allo Sviluppo Economico e al Turismo, era stata chiesta la modifica delle regole per placare il malcontento che stava interessando ormai da qualche anno il settore. Oggi la situazione non è cambiata e in qualità di candidato per il rinnovo del consiglio comunale con la lista dei Riformatori Sardi, torno sull’argomento ricordando l’importanza di studiare una disciplina equilibrata e avanzando una proposta di modifica dell’ordinanza del 2006 utile a soddisfare le esigenze degli operatori e del "popolo della notte", attori fondamentali nel quadro di sviluppo di una parte consistente dell’economia cittadina.
Le principali modifiche proposte riguardano la regolamentazione degli spettacoli musicali e la proroga dell’orario in cui offrire intrattenimento musicale, garantendo comunque la quiete e il legittimo diritto al riposo dei residenti. L’attuale ordinanza risulta troppo restrittiva sia per i locali che operano all’interno del centro storico, che per quelli fuori dalla cintura centrale della città. Una limitazione eccessiva, che penalizza e scoraggia l’imprenditore che intende investire in questo settore. Ogni attività in regola infatti, ha dei dipendenti fissi e stagionali, paga per l’utilizzo del suolo pubblico e per lo smaltimento dei rifiuti, investe sugli spettacoli musicali, intrattiene rapporti commerciali con la rete dei distributori e dei fornitori, creando un indotto importante. E quando tutto questo non è ripagato in modo adeguato, si rischia di dover tagliare drasticamente i costi con le conseguenze che ne derivano.
Dall’altra parte, i clienti tipo, quelli che definiamo il "popolo della notte", sono spesso costretti a spostarsi in altri luoghi alla ricerca di intrattenimento e divertimento con tutti i rischi che ne conseguono. Da qualche anno stiamo anche perdendo quella fascia di turismo giovane che costituiva una importante risorsa economica per il territorio e che faceva definire Alghero come la "porta d’oro" del turismo isolano. Paragonata alla Riviera Romagnola, dove il litorale ha permesso di poter costruire una vera e propria città del divertimento, la nostra costa, che non possiede certamente la stessa estensione ma che si presenta con una spettacolarità ambientale di ben altro livello, potrebbe tornare ad essere una meta fissa dell’intrattenimento notturno, una attrazione mondana che risponde perfettamente alle richieste del pubblico vacanziero.
*Candidato a consigliere comunale per i Riformatori Sardi
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