S.A.
23 maggio 2012
Omaggio di Porto Torres a Falcone e Borsellino
L’amministrazione comunale ha ricordato questa mattina a vent´anni di distanza dalle stragi, i due giudici assassinati dalla mafia nell´abitazione nell´isolotto dell´Asinara dove iniziarono a preparare il maxiprocesso contro la mafia
ASINARA - Nel 1985 l’Asinara divenne la casa, per qualche tempo, dei giudici Falcone e Borsellino. In uno stabile della struttura penitenziaria i due magistrati, trasferiti lì per ragioni di sicurezza, iniziarono a scrivere l’istruttoria per il maxiprocesso che mandò alla sbarra 475 imputati accusati di reati di mafia.
A vent’anni di distanza dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, l’amministrazione comunale e l’associazione "Libera" hanno voluto ricordare, davanti a quell’abitazione di Cala d’Oliva diventata uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata, i due giudici assassinati da Cosa Nostra. Il vicesindaco Margherita Diana, assieme al consigliere Angelo Canu in rappresentanza del Consiglio comunale, alla rappresentante dell’associazione "Libera", Adonella Mellino, all’esponente dell’Ente Parco Asinara, Giancarlo Antonelli, e agli uomini della Polizia Locale di Porto Torres, ha deposto una corona all’ingresso della struttura che si trova sull’isola dell’Asinara, oggi sede operativa del Corpo Forestale.
«La nostra comunità deve essere orgogliosa di aver ospitato nel suo territorio due uomini come Falcone e Borsellino – ha detto Margherita Diana – e ci è sembrato giusto ricordarli in questo luogo-simbolo, poiché nella casa di Cala d’Oliva i due magistrati prepararono la loro risposta alla mafia, usando l’arma della legalità contro quella del sangue. L’esempio dei due giudici deve guidarci verso percorsi di legalità e trasparenza in ogni atto della nostra vita. Deve guidare soprattutto chi ha incarichi nelle istituzioni, perché, come sosteneva Paolo Borsellino, anche la pianta più infestante se non trova terreno fertile non cresce». «Mi auguro – ha concluso il vicesindaco – che presto, così come annunciato dalla Regione Sardegna, sull’isola dell’Asinara venga realizzato un centro della memoria dedicato ai due magistrati che ci hanno lasciato un ricordo indelebile e un grande insegnamento che non può andare perduto».
Nella foto: l'omaggio dell'associazione Libera all'Asinara
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