«Mettere a frutto i fortissimi legami culturali tra il nostro territorio e la Catalogna per stringere un’alleanza strategica tra partner in grado di accrescere le reciproche possibilità di sviluppo, lavorando sulla base di progetti solidi e credibili»
SASSARI - «Mettere a frutto i fortissimi legami culturali tra il nostro territorio e la Catalogna per stringere un’alleanza strategica tra partner in grado di accrescere le reciproche possibilità di sviluppo, lavorando sulla base di progetti solidi e credibili». È la proposta che il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, ha rivolto ai rappresentanti della Diputaciò de Girona, ente territoriale che nel sistema di governo locale spagnolo equivale alla Provincia in Italia.
Guidata da Jaume Torramadé, presidente della Diputació, la delegazione – a Sassari per inaugurare un’iniziativa di promozione turistica legata alla presenza della Costa Brava come ospite d’onore della Cavalcata Sarda – è stata ricevuta questa mattina nella sala Giunta del palazzo della Provincia da Alessandra Giudici e dall’assessore provinciale delle Politiche comunitarie, Enrico Daga.
«Le strettissime affinità con Alghero devono diventare lo strumento attraverso cui fare della Catalogna un interlocutore privilegiato per tutto il territorio del Nord Ovest Sardegna», ha detto Daga, da algherese, nel corso dell’incontro. «Oltre agli scambi di natura culturale, che sono destinati a intensificarsi – ha aggiunto Alessandra Giudici – bisogna ragionare insieme, sempre più intensamente, su temi cari a entrambi i territori, dall’innovazione alla sostenibilità, dall’agroalimentare al turismo».
Per lavorare a questa alleanza, «la Provincia è pronta a sostenere ogni iniziativa che vada nella direzione intrapresa in questi anni attraverso la stretta collaborazione tra istituzioni politiche, mondo economico e mondo della ricerca e della cultura», ha assicurato il presidente della Provincia. Ma per realizzare questa operazione strategica «ci sarà bisogno della collaborazione di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali – ha ribadito Daga – pronti a scommettere sull’opportunità di allargare i nostri confini attraverso la creazione di una rete tra territori affini per vocazione e potenzialità economiche e culturali».