Red
15 maggio 2012
Lapide al Sassarino Ficuciello
In forza alla Cellula Pubblica Informazione del contingente italiano su base Brigata “Sassari”, il Capitano Ficuciello perse la vita nll’attentato terroristico di Nassiriya, avvenuto il 12 novembre 2003
SASSARI - Mercoledì 16 maggio 2012, alle ore 10, nel corso di una breve ma significativa cerimonia, la caserma di via Coradduzza in Sassari, sede degli organi logistici del Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata “Sassari”, sarà intitolata al Capitano dell’Esercito Italiano Croce d’Onore “alla memoria” Massimo Ficuciello.
In forza alla Cellula Pubblica Informazione del contingente italiano su base Brigata “Sassari”, il Capitano Ficuciello perse la vita, insieme a 4 soldati dell’Esercito, 12 carabinieri, 2 connazionali civili e 9 iracheni, a seguito dell’attentato terroristico di Nassiriya, avvenuto il 12 novembre 2003, nel corso dell’operazione “Antica Babilonia”.
La cerimonia, che vedrà la partecipazione dei familiari del decorato (saranno presenti il padre Alberto - Generale di Corpo d’Armata in ausiliaria - e la madre Berta), del Comandante della Brigata “Sassari” – Generale Luciano Portolano – e della massime autorità civili, religiose e militari dell’Isola, raggiungerà il suo culmine con lo scoprimento e la benedizione della lapide commemorativa da parte del cappellano militare capo Padre Mariano Asunis.
Nel corso della cerimonia, il Comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici – Tenente Colonnello Marco Mele – darà lettura della motivazione con la quale, con decreto del Presidente della Repubblica dell’ 8 novembre 2005, è stata conferita al Capitano Ficuciello la Croce d’Onore “alla memoria”, che così recita:
"Ufficiale addetto alla Cellula Pubblica Informazione del contingente nazionale impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia", coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio".
Foto d'archivio
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