Il segretario della Federazione Nazionale Stampa Italiana a tutto campo su informazione ed elezioni amministrative. Chiede che si smetta con la propaganda e con il populismo all'indomani del voto referendario in Sardegna
ALGHERO - In città per partecipare al
congresso dell'Ordine Nazionale Forense, il segretario della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Franco Siddi ha rilasciato una lunga intervista al
Quotidiano di Alghero sui temi scottanti dell'informazione e della politica in Sardegna. A pochi giorni dallo scossone provocato dalle dieci consultazioni referendarie che, di fatto, hanno pensionato le giovani province, Siddi analizza il nuovo panorama regionale e la volontà degli elettori di dare un segnale forte a quella parte della politica che si è fatta "casta" per impadronirsi delle istituzioni, sottolineando il vuoto informativo relativo ai referendum che, generalmente, vengono considerati lontani dalla normale attività dei partiti
Per il segretario della Fnsi c'è stata un'evidente strumentalizzazione del voto popolare da parte del governatore Cappellacci, «ma continuare con slogan populistici e di propaganda non farà altro che portare la Sardegna ancora più a fondo di quanto è avvenuto negli ultimi anni», sottolinea. «La gente ha capito che era il momento di dare uno scossone e lo ha fatto con forza, riproponendo una nuova speranza e un progetto di maggiore autogoverno».
Riguardo alle difficoltà in cui versa il mondo dell'editoria, Siddi sottolinea quanto la crisi economica stia influendo negativamente sulla stampa e su tutta l'industria dell'informazione. Le percentuali di pubblicità sui media sono direttamente legate all'andamento del mercato dei consumi, quindi è evidente che in un contesto di forte contrazione della fiducia e degli acquisti degli italiani va in sofferenza il mondo dell'editoria che ha una parte rilevante dei propri introiti proprio dagli investimenti pubblicitari.