ALGHERO - Non c'è da stupirsi. Il primo dato che emerge dalle elezioni amministrative svolte tra domenica e lunedì in 1000 comuni italiani - di cui 26 capoluogo - è l'astensionismo. Chiuse le urne alle 15 con un'affluenza in calo di ben 7 punti percentuali: 66,88% contro il 73,74 delle passate consultazioni. Il secondo dato è la sconfitta generalizzata del Centro-destra, col Pdl in particolare ai minimi storici.

Dilaga, dunque, quel sentimento di antipolitica che si sta radicando negli italiani, che hanno preferito in molte realtà le liste civiche e il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, per la prima volta rappresentato da un sindaco (Roberto Castiglioni ndr) nel Comune di Sarego ma con proiezioni positive anche su Verona - dove si sono piazzati terzi prima del Pdl - Genova e Parma. In questi due centri sono nettamente in vantaggio i rappresentanti del centro sinistra, Marco Doria e Vincenzo Bernazzoli.

Riconfermato a furor di popolo al primo turno il sindaco leghista uscente di Verona, Flavio Tosi; mentre a Palermo è in netto vantaggio il candidato dipietrista Leoluca Orlando che andrà al ballottaggio con il candidato di Pd e Sel, Fabrizio Ferrandelli. In generale emerge con molto chiarezza la debacle del Pdl, escluso dai principali ballottaggi. Ma anche la Lega, Tosi a parte, fa i conti con una pesante flessione: in Brianza stanno cadendo alcune roccaforti tradizionali come Monza, Varese, Como e Bergamo.

E tra poco più di un mese ci si prepara alla tornata elettorale nei 65 comuni sardi (l'Isola infatti si è distinta per non aver accorpato referendum e amministrative, per la gioia delle casse pubbliche) con gli occhi puntati sulla Riviera del Corallo, dove per circa dieci anni ha governato un Centro-destra di forte stampo berlusconiano. Alghero che un sindaco lo ha già piazzato: si tratta di Angelo Cacciotto (lista Forba), eletto nel piccolo comune di Valfurva, in alta Valtellina.