Red
29 marzo 2012
Architettura: premio Rubner a tre studenti
Tre studenti di Architettura ad Alghero vincono primo premio del concorso europeo Rubner per il progetto di una casa in legno
ALGHERO - La Rubner, azienda leader a livello internazionale nel settore delle costruzioni in legno, bandisce a settembre un concorso aperto agli studenti delle facoltà di architettura ed ingegneria. Scopo della competizione è l’ideazione di una costruzione in legno, dal design innovativo ed accattivante, con la quale sostituire la più vecchia delle cinque case in legno presenti nell’expo park aziendale a Chienes (BZ). Il bando prevede la possibilità che i partecipanti siano accompagnati da uno o più professori. Alcuni docenti di Architettura di Alghero si coordinano e propongono il concorso agli studenti del IV e V anno.
L’edificio, come recita il bando, dovrà avere un design particolare: essere realizzato principalmente in legno, anche con l’ausilio di altri materiali; essere infine attento alle problematiche energetiche, strutturali e costruttive; avere dimensioni 10*12 mt in pianta ed 8mt di
altezza; prevedere al suo interno un punto di accoglienza e uno spazio espositivo. La competizione comporta una preselezione alla quale partecipano trentacinque gruppi di studenti di cui quattro di AAA: alla fase finale accedono due dei quattro gruppi, su un totale di undici finalisti provenienti da varie parti d’Europa (Francia, Austria, Svizzera ed Italia).
La presentazione degli elaborati avviene il 21 e 22 marzo e la giuria, unanimemente, aggiudica il primo premio al progetto del T(h)ree Group, di Alghero, composto da Gavino Fadda, Emanuele Lisci e Valeria Obino;
coordinati da un gruppo di docenti composto da Josep Miàs e Michele Valentino (per gli aspetti progettuali); da Massimo Fragiacomo (per gli aspetti strutturali); da Antonello Monsù Scolaro (per gli aspetti tecnico costruttivi). La giuria, presieduta da un eminente esponente europeo dell’architettura del legno, Hermann Kaufmann (Kaufmann Architects, AT), ha espresso particolare apprezzamento per la concretezza
dell’idea progettuale che il gruppo di Alghero ha saputo esprimere attraverso la complessità spaziale del progetto, affrontata dal punto di vista costruttivo mediante un sistema strutturale reticolare che asseconda nello spazio le evoluzioni dei piani che lo definiscono.
L’evoluzione progettuale è avvenuta mediante lo studio e la definizione di un modello geometrico complesso, ma chiaro e concreto. Un progetto che è stato pensato anche per garantire l’adattamento alle differenti condizioni climatiche grazie alla variabilità dei sistemi di facciata modulari prefabbricati che riecheggia a non molto lontani teoremi di “architetture adattive”. Il risultato finale è un simbolo del progresso compiuto dalla tecnologia del legno e dai sistemi costruttivi ad esso correlati. Un’icona del futuro che proietta oltre le consuete aspettative l’immaginario collettivo, traguardando i limiti finora noti, oltre i quali una piccola “Scuola di architettura” ha saputo cogliere lo spunto per diventare sempre più “grande”.
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