Red
8 marzo 2012
La Santboiana al Mediterrugby
La plurititolata squadra catalana sarà presente con due formazioni alla
quinta edizione del trofeo internazionale, dedicato alle selezioni under14, in programma ad Alghero al Camp Nou del Carmine il 22 aprile
ALGHERO - La presentazione della quinta edizione del trofeo Mediterrugby14, si è aperta con la conferma di partecipazione, della squadra catalana, alla manifestazione internazionale in programma il prossimo 22 aprile. Organizzata, come di consueto, dall'Alguerugby, quest'anno si rileva la novità dello sdoppiamento in due fasi. Una prima, riservata alle categorie fino all'under 14 ed una seconda, in programma verso i primi di giugno, riservata alle categorie U16 e U18.
«Uno sforzo doppio, dovuto al fatto che abbiamo a che fare con ragazzini che vanno a scuola e che non possono perdere giornate di lezione per contendersi una palla ovale che rimbalza male - spiega sorridente Fabio Corbia, presidente dell'Alguerugby, che continua - pertanto dobbiamo svolgere la manifestazione in una unica giornata, ma dovendo fare i conti con la struttura che abbiamo a disposizione (quella privata del Carmine) per poter svolgere tutte le partite in programma, salvaguardando il divertimento dei ragazzi, abbiamo optato per uno sdoppiamento del trofeo in due fasi».
«Il nostro obiettivo - dichiara il vicepresidente Antonello Bombagi - è sempre quello di formare uomini-atleti, con la passione per il rugby, in modo che, una volta cresciuti, possano far tesoro di quanto questo meraviglioso sport avrà saputo insegnare loro. Per questo, cerchiamo di far vivere loro esperienze che possano aggiungere qualcosa al loro vissuto sia rugbistico che umano attraverso l'incontro di selezioni che arrivino da altri paesi, con lingua, cultura, e schemi di gioco completamente diversi».
«Lo sforzo organizzativo è enorme, ma tutto questo, è bene sottolinearlo - afferma Felice Panettieri - è reso, oltreché possibile, facile e divertente, solo ed unicamente grazie all'impegno di tutti i soci dell'Alguerugby, dirigenti e non, che poi, altro non sono, che i genitori dei nostri piccoli atleti. Un grazie in anticipo a tutti loro».
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