S.A.
1 febbraio 2012
Caccia in deroga? «Ecco la contabilità degli incidenti»
Mentre ci si avvia al prolungamneto della stagione di caccia alla prima decade di febbraio, le associazioni ambientaliste chiedono l´abolizione e forniscono i dati degli incidenti degli ultimi anni
CAGLIARI - L’assessore regionale all'Ambiente, Giorgio Oppi, ha convocato il Comitato regionale faunistico - a seguito del parere positivo dell'Ispra Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - e attivato le procedure per consentire l’immediata pubblicazione del Decreto sul prolungamento della stagione di caccia alla prima decade di febbraio.
Sull'altro fronte, invece, le associazioni ambientaliste - Lega per l’Abolizione della Caccia, Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra - che stilano «la contabilità dei morti e feriti umani durante la stagione di caccia 2011-2012 in Sardegna», compreso altri due incidenti anche nell’ultimo giorno a disposizione.
«Siamo giunti - dicono - a tre morti e sedici feriti, tutti cacciatori con l’eccezione di un pescatore di origine romena». Un cacciatore è deceduto per infarto durante una battuta. Il bilancio nazionale - aggiungono - ancora purtroppo largamente provvisorio, parla finora di 25 morti (24 cacciatori, 1 cercatore di funghi scambiato per un cinghiale) e di 69 feriti (58 cacciatori e 11 comunissime persone) in tutta Italia.
Facendo un passo indietro alla stagione venatoria 2010-2011, nell'isola ci sono stati 4 morti, tutti cacciatori, e 11 feriti, dei quali 10 cacciatori e 1 persona comune, una ragazza che cercava funghi. In tutta Italia ben 35 morti, dei quali 34 cacciatori e 1 persona comune, ben 74 feriti, dei quali 61 cacciatori e 13 persone comuni. Il trend negli ultimi 3 anni è in deciso aumento e dal fronte dell'abolizione chiedono: «un po’ troppo sangue per un preteso sport, no?»
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