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Adn 31 gennaio 2012
Ue, nuovo Patto di Bilancio a 25
Via libera all´Esm, il meccanismo europeo di stabilità e l´Impegno a fare di più su crescita e occupazione tra 25 leader europei
Ue, nuovo Patto di Bilancio a 25

BRUXELLES - Firma del Fiscal Compact (ad eccezione della repubblica ceca e della Gb), via libera all'Esm, il meccanismo europeo di stabilità e l'Impegno a fare di più su crescita e occupazione. E' questo in sintesi il risultato a cui sono giunti i leader europei presenti a Bruxelles per il primo vertice del 2012.

Fiscal Compact. Accordo su Fiscal compact raggiunto tra 25 Paesi. Ad aderire al nuovo Patto di bilancio, tutti i Paesi dell'Ue, ad eccezione della Gran Bretagna, che si era già chiamata fuori al summit del 9 dicembre scorso, e della Repubblica Ceca. I leader dei paesi che hanno siglato il 'Fiscal Compact' hanno trovato a Bruxelles un compromesso - dopo il duro braccio di ferro tra Francia e Polonia, spalleggiata dalla Repubblica Ceca - sulle modalità di partecipazione dei Paesi fuori dall'euro ai vertici dell'eurozona che dovrebbero tenersi almeno due volte all'anno. In base all'intesa, la partecipazione dei Paesi ai summit avverrebbe sulla base dei temi di volta in volta inseriti in agenda.

Fondo salva stati. I leader hanno approvato l'anticipo a luglio dell'entrata in vigore del Meccanismo europeo di stabilità (Esm). Rinviata invece a marzo la discussione sulla dotazione del fondo, attualmente di 500 miliardi di euro, che molti Paesi, tra cui l'Italia, vorrebbero rafforzare, mentre la Germania si oppone. Fino al luglio del prossimo anno, l'Esm funzionerà in parallelo con l'European financial stability facility (Efsf), nato nel maggio del 2010.

Crescita e occupazione. «Dobbiamo fare di più per far uscire l'Europa dalla crisi». Sono il monito e l'impegno contenuti nella dichiarazione finale dei leader Ue su crescita e occupazione. Tre le aree prioritarie d'azione identificate dai leader Ue, ovvero l'occupazione, in particolare quella giovanile, lo sviluppo del mercato interno e le piccole e medie imprese. A marzo, al prossimo vertice di Bruxelles, il Consiglio europeo fornirà una guida agli stati membri sulle politiche economiche e per l'occupazione, mettendo un'enfasi particolare sul potenziale della crescita verde e sulla accelerazione delle riforme strutturali per aumentare la competitività e creare più posti di lavoro.

«L'Europa è sull'orlo di una recessione tecnica e le "previsioni macroeconomiche non sono buone, per questo credo che si deve portare l'attenzione sulla creazione della crescita», è il messaggio del presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker al suo arrivo al vertice Ue, sottolineando la necessità di un «consolidamento delle finanze pubbliche intelligente» perché se non c'è alternativa al consolidamento serve però rimettere in marcia il motore dell'economia europea. Quanto all'Italia, «mi sembra che la politica abbia ritrovato la via della ragione».



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