Adn
26 gennaio 2012
Crisi: famiglie perdono 342 euro l´anno
Cresce il divario tra prezzi e salari. Istat: diminuisce dell´1,9% il potere di acquisto dei nuclei a reddito fisso
![Crisi: famiglie perdono 342 euro l´anno](https://www.alguer.it/img/coldiretti-mercato-1.jpg)
ALGHERO - Fiducia dei consumatori al minimo dal 1996 e divario tra l'aumento dei salari e la crescita dei prezzi che raggiunge il livello più alto dall’agosto del 1995. E' questa la fotografia dell'Italia tracciata dall'Istat che, per quanto riguarda le retribuzioni contrattuali orarie, rileva nella media del 2011 una crescita dell’1,8% rispetto all’anno precedente.
Il dato più basso dal 1999. A dicembre le retribuzioni restano invece ferme su novembre mentre aumentano dell’1,4% su base annua, registrando il valore tendenziale è il più basso dal marzo del 1999. A dicembre, inoltre, la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4%) e il livello d’inflazione (+3,3%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,9 punti percentuali.
Oltre ai sempre più gravi dati diffusi dall'Istat, i redditi delle famiglie, secondo quanto rilevato da un'indagine di Bankitalia, risultano inferiori addirittura a quelli del 1991, denunciano in una nota congiunta Adusbef e Federconsumatori che rilevano come "il potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso è diminuito dell'1,9%. Questo significa, per una famiglia media monoreddito che percepisce un reddito 1.500 euro al mese una diminuzione del potere di acquisto pari a 342 euro l'anno, mentre nel caso il reddito percepito sia di 2.000 euro al mese la diminuzione del potere di acquisto è pari a 456 euro l'anno.
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