Red
1 luglio 2003
Attenti, Google vi spia! Lo avrebbe accertato la Polizia Postale
Sono migliaia le denunce degli utenti italiani che avrebbero segnalato il malfunzionamento del proprio Pc dopo l´uso del famoso motore di ricerca. Accertato che la causa sono gli spyware che Google inserisce negli hard disk
Chi non ha mai usato il motore di ricerca Google scagli la prima pietra! E si, sarebbero davvero in pochi a potersi vantare di non usare l´utile programma in grado di aiutarci nelle nostre quotidiane ricerche sul web, eppure anche per questo insostituibile "amico" degli utenti di internet il futuro è incerto. La Polizia Postale Italiana, allertata dalle continue voci e segnalazioni di malfunzionamenti vari dei sistemi operativi da parte di utenti che avevano usato questo motore di ricerca, ha in fine accertato che Google avrebbe immesso nei propri servers degli spyware, ovvero dei programmi spia autoinstallanti negli hard disk di tutti coloro che accedono al motore di ricerca numero uno al mondo. Il motivo di questo comportamento illegale che lede il diritto alla privacy dei singoli cittadini sarebbe solamente uno, ma il più importante: la schedatura dei gusti dei navigatori del web per pianificare nel tempo i banner pubblicitari da proporre sul mercato on line. Gli spyware avrebbero il compito di prelevare dalla lista dei "preferiti" tutti gli indirizzi web catalogati dagli utenti, oltre che inviare informazioni riguardo le parole chiave più utilizzate e i siti visitati, in modo da ricostruire il percorso che ogni navigatore compie quando si collega. Google, solamente nel nostro Paese ha già collezionato decine di querele da società e da privati cittadini, ma la Polizia Postale sta continuando ad indagare. Si sospetta, infatti, che gli spyware possano anche catturare e inviare ai propri servers gli indirizzi di posta elettronica registrati sui Pc degli utenti. Insomma un comportamento altamente scorretto che dimostra una volta di più che ciò che in rete appare assolutamente "gratuito" ha quasi sempre un secondo fine.
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